Dopo trent’anni di lavoro nei femminili cominciava ad assaporare l’idea di dare una svolta alla sua vita, ma a riacchiapparla ci ha pensato la Condé Nast. Per un femminile, appunto: il nuovo Myself, di cui è vice direttore dal 1° luglio. Nata a Padova il 2 agosto 1958, cresciuta a Milano, studi di filosofia interrotti alle soglie della tesi, Venturi ha iniziato nel 1979 al Manifesto per poi passare nell’84 a Magazine, l’agenzia fondata da Beppe Viola. Nel mondo dei femminili la prima a mettere gli occhi su di lei è Vera Montanari, che l’assume a Dolly nell’ottobre dell’86 e nel marzo dell’88 la porta con sé alla neonata Marie Claire perché si occupi di attualità e di cinema. Al femminile della Mondadori rimane anche con la direzione di Kicca Menoni, dal dicembre ’94, diventando prima caposervizio nell’ufficio centrale e poi vice caporedattore. Quando nel settembre 2002 la testata passa ad Hachette Rusconi e Montanari riprende la direzione, Venturi è di nuovo con lei come vice direttore attualità . In tutto fanno 14 anni, inframmezzati da un periodo di lavoro a Londra a Marie Claire Uk (con la mitica Glenda Bailey) e poi a Marie Claire Australia. Cosa che si spiega col fatto che Venturi è un’anglofila praticante, una gran viaggiatrice e per di più ha sposato uno steward australiano col quale da tempo divide la vita tra Milano e Sidney.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 421 – ottobre 2011