(AGI) – Bari, 24 ott. – “Se esiste il problema la prima cosa da fare e’ convincersi che devono esistere dei rimedi. Su quali sono discutiamone: non esiste nessun dogma o prevenzione. Pero’, evitiamo riflessi condizionati per cui ogni passo che si fa vi e’ una controspinta e dall’inizio della legislatura siamo ancora al punto di partenza”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano in un incontro pubblico all’Associazione della Stampa di Puglia (Assostampa) con il presidente Raffaele Lorusso. “Se si guarda alla legislazione in vigore da anni in materia di intercettazioni – ha precisato Mantovano – ci sono i limiti, ci sono le sanzioni per chi viola questi limiti; c’e’ un sistema che in teoria dovrebbe funzionare. In realta’ non funziona”. Secondo Mantovano, “questo rende necessario delle rettifiche per evitare quello che si verifica costantemente e cioe’ che l’intercettazione vada in onda in tempo reale e spesso anche in sonoro senza neanche aspettare la trascrizione, in questo modo danneggiando sia i diretti interessati che vengono esposti a una sorta di pubblica gogna rispetto alla quale non c’e’ nessun rimedio”, sia “anche le indagini”. Tra le soluzioni proposte da Mantovano ci sarebbe anche quella di intervenire alla fonte “sulla responsabilita’ disciplinare dei magistrati, ora gestita dal Csm” attraverso un organo esterno e non sindacalizzato perche’, ha detto, “far uscire una notizia nel corso del procedimento penale dipende da chi riferisce la notizia ai giornalisti che poi la pubblicano”.
Nel corso dell’incontro Mantovano si e’ impegnato, poi, a portare la questione della pubblicita’ e dei tagli dei finanziamenti specie all’emittenza privata, all’attenzione del sottosegretario con delega all’editoria, Paolo Bonaiuti. (AGI)