“Forzare su regolamenti e remunerazione, processo va accelerato”
Roma, 25 ott. (TMNews) – Superare il “forte ritardo” tecnologico e dare centralità al futuro delle reti di tlc come leva per la crescita, anche operando delle “forzature”, sugli investimenti e sulla loro remunerazione, per accelerare questo processo. A poco meno di un mese dalla chiusura dell’asta per le frequenze mobili di quarta generazione, e a pochi giorni dal taglio di 800 milioni per investimenti in tlc con la legge di stabilità , la Cgil ragiona sul ruolo delle reti di nuova generazione per lo sviluppo e la crescita, nel corso di un’iniziativa promossa per discutere dei piani del Governo e il ruolo degli enti locali, dell’asta per le nuove frequenze e le decisioni Agcom per incentivare gli investimenti. Alla presenza di esponenti di aziende del settore, la Cgil e la Slc hanno esposto la loro ricetta per fare del mobile e del livello di competizione e liberalizzazione molto avanzato nel paese, “una leva importante per una politica di insieme per il settore”. La strategia della Cgil punta a facilitare “la diffusione di reti di nuova generazione sia fissa che mobile; stimolare il prendere quelle decisioni necessarie per favorire investimenti, sia sul fisso che sul mobile a 4 G, per poter coprire più territori possibili in termini anche di infrastruttura; aiutare la definizione di aree territoriali a successo di mercato e aree a valore intermedio, come noi proponiamo siano i distretti industriali, dove limitare obblighi asimmetrici su chi fa investimenti in fibra e conseguentemente indirizzare le prossime decisioni del Governo e dell`Agcom; favorire gli investimenti anche rimodulando possibili interventi sulle tariffe di terminazione a fronte di obblighi precisi di riduzione del digital divide e creazione reti Ngn”.