Non è scritto da nessuna parte che passare dall’altra parte della barricata sia sinonimo ineluttabile di tradimento. Anzi, a volte – e questo è sicuramente il caso di Paolo Mazzanti, neodirettore di Tm News – è segno di vivacità professionale. L’altra barricata, in questo caso, è il lavoro di agenzia stampa che appunto Mazzanti, giornalista da lunga data di quotidiani e uffici stampa, affronta per la prima volta dal di dentro. Nato a Roma il 26 marzo 1953, ma vissuto i primi vent’anni a Udine con la famiglia e i secondi a Milano dove si è laureato e sposato, del romano Mazzanti ha poco o niente. Men che mai l’accento, che è invece indiscutibilmente ambrosiano. Entrato a diciotto anni come correttore di bozze al Giornale (siamo nel giugno del 1974), resta al quotidiano polemicamente voluto da Indro Montanelli fino all’aprile del 1992, facendo quel che si dice ‘una bella carriera’: prima redattore esteri, poi cronista di politica milanese, vice capocronista, caporedattore centrale e, nell’ultimo biennio, vice direttore ed editorialista di economia. Lasciata la redazione di Via Negri, Mazzanti assume il ruolo di direttore delle relazioni esterne di Confindustria, carica che conserva fino al giugno 1999, quando si trasferisce alla nascente Wind.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 421 – ottobre 2011