Ancora un colpo di scena nell’agitato mondo dei quotidiani nazionali. Il 29 settembre il gruppo Lvmh di Bernard Arnault ha annunciato la sostituzione di Nicolas Beytout con Francis Morel alla presidenza del gruppo editoriale Les Echos – che oltre all’omonimo quotidiano economico comprende il settimanale borsistico Investir, alcuni mensili di nicchia e Radio Classique – acquisito dall’industriale del lusso alla fine del 2007. Fino ad allora Arnault era stato proprietario della Tribune, lo sfortunato concorrente di Les Echos, che chiudeva ogni anno i conti in rosso mentre il leader dei quotidiani economici, di proprietà del gruppo britannico Pearson, era costantemene in utile. Ma da quando Lvmh ha sborsato 240 milioni di euro per il controllo del gruppo Les Echos e ne ha affidato la guida a Beytout, che del quotidiano era stato direttore dal 1996 al 2004 (è nipote dell’ex proprietaria del giornale) le perdite sono costanti: una decina di milioni lo scorso anno, altrettanti previsti nel 2011. Sfortuna, cattiva gestione o conseguenza inevitabile della crisi? Sia come sia, Bernard Arnault, che non ama perdere, ha detto basta.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 421 – ottobre 2011