Ghedini: Ciò dimostra che Berlusconi non era socio occulto
Milano, 17 dic. (TMNews) – James Mariner, consulente di Frank Agrama del quale Silvio Berlusconi sarebbe stato secondo l’accusa il socio occulto, depone in aula a Milano come consulente tecnico dell’uomo d’affari di origine egiziana e conferma il contenuto della lettera mandata il 16 dicembre del 1996 dall’allora manager Fininvest Carlo Bernasconi alla Wiltshire Trading. “Caro Agrama – scriveva Bernasconi poi deceduto nel 2001 – noi abbiamo acquistato un pacchetto di 10 film da Paramount, ma abbiamo scoperto che tu hai girato i diritti a Beta Film che a sua volta li ha girati alla Rai. C’è un grave danno per i nostri interessi sia come audience sia come costi di rimpiazzo senza dimenticare che hai favorito il nostro principale concorrente. E’ inaccettabile per noi essere obbligati ad acquistare gli scarti di Beta”. James Mariner in aula ha detto che quella lettera nessun venditore vorrebbe mai riceverla. Secondo Niccolò Ghedini, uno dei legali di Berlusconi, l’ex premier che è assente all’udienza, ha spiegato che quella lettera dimostra che Berlusconi “non poteva essere e non era socio occulto di Agrama come l’accusa ipotizza da anni”. Mariner sta testimoniando sulla figura dell’intermediario, il ruolo di Agrama, nel mercato della compravendita dei diritti tv. In mattinata ha risposto alle domande del difensore di Agrama Roberto Pisano. Prima della deposizione di Mariner i giudici avevano rigettato una nuova eccezione dei legali di Berlusconi sulla validità delle udienze di sabato. Niccolò Ghedini e Piero Longo sostengono che il Csm “applicando” a Milano il presidente del collegio Edoardo D’Avossa, nel frattempo trasferito a La Spezia, aveva indicato solo il lunedì come giorno di udienza. I giudici hanno replicato che le udienze del processo dipendono dall’organizzazione interna del Tribunale.