LIBERALIZZAZIONI: IACOPINO, NO GIORNALISTI NEL CALDERONE

Condividi

SENZA L’ORDINE SAREBBE UNA GIUNGLA

(ANSA) – ROMA, 09 GEN – Mettere i giornalisti nel “calderone” delle liberalizzazioni è sbagliato. E’ la tesi del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino, che oggi in un intervento pubblicato sulla Stampa ne spiega i motivi. Senza l’Ordine “sarebbe giungla”, dice, ad esempio in ambito deontologico. “Basti pensare – afferma – al rispetto che le nostre regole hanno imposto a tutela dei minori. Non ci sono leggi dello Stato ma c’è la Carta di Treviso”. “Non ci sono limiti all’accesso alla nostra professione – prosegue Iacopino – né territoriali né quantitativi; si deve partecipare a corsi di formazione che in alcuni casi durano già  i 18 mesi previsti dalle nuove norme. E, di grazia, qual è l’attività  economica che i giornalisti esercitano? Il solo contatto che abbiamo con l’economia è che in decine di migliaia tra noi vengono pagati poco: anche meno di due euro lordi ad articolo, senza distinzione alcuna tra professionisti e pubblicisti, con questi ultimi che hanno mutato identità  e sono sempre più linfa vitale per l’informazione”. (ANSA).