(ASCA) – Roma, 3 apr – ”Il partito di Berlusconi e’ riuscito ad affermarsi in tutte le emittenti televisive nazionali anche durante il governo Monti: dall’analisi dei dati pubblicati sul sito di Agcom relativamente al trimestre dicembre 2011 – febbraio 2012, emerge un quadro del pluralismo politico ed istituzionale dell’informazione Tv che non si discosta molto da quello segnalato e poi sanzionato nel 2011”. Lo denuncia Roberto Zaccaria, deputato del Pd, il quale spiega che ”il PDL continua a godere di un primato incontrastato su tutte le emittenti televisive nazionali (eccezion fatta per Rai3 dove ha avuto una percentuale uguale al PD).Nel dettaglio, se nei Tg della Rai (TG1 e TG2) il PDL ha avuto circa 10% in piu’ rispetto al PD, nel TG di Mentana questo vantaggio si innalza al 22% per poi trovare un dominio pieno nelle reti gestite dalla famiglia Berlusconi – al TG4 ottiene il 71% (contro uno scarso 12 di tutti gli altri partiti Lega compresa), a Studio aperto il 56% (contro un 27% di tutti gli altri) e al Tg5 il 48%. Un’altra interessante valutazione consiste nel fatto che non solo il PDL nelle reti Mediaset e’ stato il partito che ha beneficato del piu’ ampio tempo di parola rispetto agli altri partiti ma ha avuto anche un tempo estremamente superiore rispetto al tempo dedicato al Presidente del Consiglio ed al Governo (Tg4 60% contro l’8%, Studio Aperto 39% contro 22% e Tg5 30% contro il 25%)”. ”La situazione e’ dunque molto preoccupante: per questo – conclude Zaccaria – soprattutto in vista delle elezioni 2012, dal prossimo martedi’ il Pd ricostituira’ l’Osservatorio sul pluralismo televisivo, al fine di vigilare quotidianamente sul rispetto del pluralismo politico e istituzionale nei telegiornali diffusi dalle reti televisive nazionali”.