(AGI) – Bruxelles, 5 apr. – La Commissione Ue ha mandato una nuova lettera alle autorita’ italiane, dopo quella dello scorso 16 marzo, per chiedere spiegazioni sull’emendamento al decreto semplificazioni che riguarda l’unbundling dei servizi accessori per gli operatori di telecomunicazioni: lo conferma un portavoce dell’esecutivo di Bruxelles, precisando che la lettera e’ stata inviata due giorni fa e “chiede chiarificazioni sul potenziale impatto della nuova versione dell’emendamento discusso al Senato italiano”. Ora l’Italia ha 10 settimane di tempo per rispondere alla lettera amministrativa, ma “la Commissione non ha ancora ricevuto risposta a quella del 16 marzo”, precisa il portavoce. Nella seconda lettera, la Commissione conferma le sue preoccupazioni sul fatto che “i poteri e la discrezionalita’ dell’Agcom all’interno del quadro normativo comunitario siano pienamente rispettati dal legislatore”. La nuova legge consente agli operatori di utilizzare altri fornitori per la manutenzione e gli altri servizi accessori sulla rete di Telecom Italia, che finora poteva scegliere i fornitori negoziando anche per conto degli altri operatori. Anche secondo l’associazione europea degli operatori dominanti, Etno, permangono elementi di dubbio sul rispetto delle norme Ue per quanto riguarda i poteri di Agcom. (AGI).