Angelino comunica veloce

Condividi

Facebook, Twitter e tra un po’ anche Pinterest. Alfano trova la sua vena nel virtuale e lì cerca di ‘seminare’ Berlusconi. Niente chiacchierate in Transatlantico, volto sorridente ma poca confidenza con i cronisti: meglio il contatto on line, al massimo con le tivù.
Dimenticatevi capannelli e resse coi cronisti in Transatlantico, le passeggiate con stuolo di giornalisti al seguito in via dei Coronari a Roma o in piazzetta in Sardegna, la chiacchiera colta al volo con chicchessia, anche semplici passanti vogliosi di scambiare una parola con il leader. Questo è il modello Silvio Berlusconi. Ed è passato. Se cercate notizie di Angelino Alfano è meglio che vi attacchiate alla Rete. E alla tivù: tg e talk show. Perché il ‘delfino’, battezzato a luglio 2011 segretario del Pdl, preferisce di gran lunga i post su Facebook alla chiacchiera da Montecitorio, i cinguettii su Twitter piuttosto che il contatto diretto nel mondo reale. I cronisti politici lo raccontano sempre sorridente ma poco disponibile alle domande, difficile da avvicinare, anche per le firme dei maggiori quotidiani. È il nuovo corso. Segretario 2.0, si definisce lui. Un modello di comunicazione devota al virtuale che Alfano sta cercando di trasferire a tutto il Pdl.
Il progetto è stato presentato a febbraio, si chiama Pda e sta per Political digital academy. Di fatto, è una sorta di scuola di formazione per aiutare il politico pidiellino a crearsi un blog di successo, istruirlo su come usare i video, come twittare. Insomma, un’opera di ‘svecchiamento’, si potrebbe dire, e digitalizzazione della politica, organizzata per lezioni da seguire dal vivo oppure on line (www.politicaldigitalacademy.it). Per registrarsi, non serve la tessera del Pdl: basta aderire alla carta dei valori del partito.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 427 – aprile 2012