L’attesa del comparto radiofonico per i primi dati freschi sull’audience radiofonica dopo due anni di silenzio è altissima. Liquidata Audiradio, la guerra sotterranea per prenderne il posto ha visto trionfare Radiomonitor di Gfk Eurisko – la cui metodologia ha messo d’accordo quasi tutto il settore nazionale e locale, restano fuori per ora Radio Rai, Radio 24 e R101 – che il 17 aprile ha sfornato le prime anticipazioni.
Se per gli ascolti delle singole emittenti occorrerà aspettare la fine di maggio, per ora ci si può accontentare della nuova release che delinea lo scenario radiofonico del Paese illustrato in due seminari a Milano e Roma dal media measurement managing director di Gfk Eurisko, Stefano Licastro, a cui fa capo Radiomonitor (che per la prima volta in Italia introduce anche una rilevazione passiva con il meter).
Dall’indagine telefonica sui primi 40mila casi emerge che ogni giorno il 65,5% della popolazione italiana ascolta la radio, pari a circa 34 milioni di persone, copertura che nei sette giorni sale all’83,8%. Radiomonitor conferma inoltre che il mezzo si ascolta soprattutto nel daytime con picchi alla mattina (37,2% degli ascoltatori tra le 6 e le 9) e nella fascia pomeridiana (30,5% dalle 15 alle 18) e che il luogo preferito è fuori casa, soprattutto l’automobile, con il 72%. “Abbiamo riscontrato un accresciuto protagonismo della radio nei segmenti più centrali e attivi della popolazione e, in generale, registriamo la straordinaria attualità della sua offerta anche per le componenti giovanili e per i nuovi responsabili d’acquisto”, spiega Gianluca Nardone, Sinottica director di Gfk Eurisko.
L’articolo è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 427 – aprile 2012