“È una grande opportunità e ci sto mettendo l’anima, come del resto tutta la redazione”. Arrivato alla direzione di Sette il 1° marzo, Pier Luigi Vercesi sta studiando una serie di novità per registrare al meglio il supplemento del giovedì del Corriere della Sera. “A metà maggio aggiorneremo la veste grafica”, spiega. “Per quanto riguarda la formula penso sempre a un people magazine più vicino a un newsmagazine. Quindi più notizie, più storie originali, più inchieste per realizzare un giornale più narrato, che racconti come sta andando il mondo. Anche nelle rubriche di servizio cercheremo di non fare cose scontate”.
L’obiettivo è aumentare la diffusione per cercare di restringere il gap che divide storicamente Sette dal Venerdì di Repubblica (oltre 499mila copie, secondo l’ultima Ads). “La battaglia si gioca con un giornale più combattivo e più fresco, abbreviando il più possibile l’intervallo tra la chiusura in redazione e l’uscita in edicola”, afferma Vercesi. “Il risultato può essere raggiunto identificando ancor di più Sette come il settimanale del Corriere e mettendoci sulla scia del quotidiano che sta attraversando un momento davvero magico. Puntando a una perfetta complementarietà con il Corriere molte cose lanciate dal quotidiano verranno riprese dal settimanale e viceversa. Anche per questo su Sette compariranno con maggior frequenza le grandi firme del Corriere”.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 427 – aprile 2012