Apple/ Nyt: rispamia miliardi tasse con filiali estere e Usa

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New York Times dedica lungo articolo a strategie elusive gruppo
Roma, 29 apr. (TMNews) – Miliardi di dollari di tasse risparmiati ogni anno dalla Apple – una delle aziende più redditizie del pianeta – attraverso consociate aperte in stati americani, come il Nevada, dove le imposte societarie sono pari a zero o all’estero. Lo scrive il New York Times spieando, in un lungo articolo che solo quest’anno, senza tattiche elusive, lo scorso anno l’onere fiscale in tasse federali per il colosso informatico di Cupertino sarebbe stato più alto di 2,4 miliardi di dollari, secondo un recente studio di Martin Sullivan ex economista al dipartimento del Tesoro Usa. L’azienda, secondo tale studio, ha pagato 3,3 miliardi di dollari di tasse nel mondo su 34,2 miliardi di utili con un’aliquota del 9,8%.
Una ‘performance’ fiscale decisamente più accorta rispetto per esempio al leader mondiale della grande distribuzione Wal Mart che sempre lo scorso anno ha pagato nel mondo tasse per 5,9 miliardi di dollari a fronte di utili di 24,4 milioni con un’aliquota fiscale del 24%.
Le critiche del New York Times vengono respinte dall’azienda che, in un comunicato afferma di aver “condotto tutte le sue attività  con gli standard etici più alti, rispettando le leggi e i principi contabili applicabili” e aggiunge di pagare negli Usa un “enorme ammontare di tasse…nella prima metà  dell’esercizio 2012 le nostre attività  Usa hanno generato quasi 5 miliardi in tasse federali e statali”.