INTERNET: AGCOM, IN 7 ANNI NUMERO UTENTI SALITO DA 2 A 27 MLN

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(AGI) – Roma, 2 mag. – In sette anni, dal 2005 a oggi, in Italia c’e’ stata una crescita esponenziale degli utenti internet. Si e passati infatti da due milioni a 27 milioni, e l’esplosione ha avuto i suoi effetti anche sull’uso del web per l’accesso ai quotidiani, visto che tra il 2009 e lo scorso anno e’ cresciuto del 50 per cento il numero degli utenti su siti web. Lo dice Corrado Calabro’, presidente dell’Agcom, nella corposa relazione di fine mandato presentata oggi. Una crescita che significa un mutamento della faccia e della mentalita’ del mondo dei media, perche’ il web “ha dematerializzato servizi e prodotti, cambiato la fruizione stessa dello spazio e del tempo”. E ovviamente ha allargato l’area dei lettori dei libri e dei giornali. Per Calabro’, internet lo si puo’ indicare come il cambio di paradigma nella produzione di beni, servizi, cultura e del vivere civile. Al punto – ammonisce il presidente dell’Agcom – che se lo si considera “solo” come una nuova tecnologia “se ne perde la portata deflagrante e rivoluzionaria”. Con la digitalizzazione il prodotto o servizio si libera, o via via si libera, del supporto fisico. Cosi’ il libro diventa e-book; la musica diventa un ‘file’ su una nuvola; il commercio un algoritmo; la comunicazione una connessione di social network. (AGI) Vic (Segue)
(AGI) – Roma, 2 mag. – A giudizio di Calabro’ “si riducono gli attriti e le barriere, l’intelligenza della rete va in periferia; il mondo diventa piatto e quindi aperto agli scambi e alla cooperazione”, ovvero il celebre ‘flat world’ nell’accezione di Thomas Friedman nel suo best seller del 2006. E se e’ vero che le aziende da una parte perdono centralita’, e le professioni – anche quella del giornalista, non manca di ricordare Calabro’ – finiscono con l’essere meno protette, dall’altra parte nascono nuovi monopoli, contendibili e provvisori “ma potentissimi proprio perche’ possono occupare in tempi rapidi” per l’appunto un mondo piatto propagandosi a una velocita’ mai sperimentata. E nella comunicazione “un mondo virtuale soppianta quello fisico e diventa piu’ reale di quello”.