ROMA (ITALPRESS) – “Le aporie ed imperfezioni della legge sul sostegno privilegiato sono state segnalate al Parlamento. Qualcuno avrebbe voluto che noi facessimo di piu’. Ma questa e’ materia fondamentalmente riservata alla legge”. Lo ha detto il presidente dell’Agcom, Corrado Calabro’, nella sua relazione per il Bilancio di mandato 2005-2012.
“Ne’ le linee guida dell’OCSE20, ne’ la ratifica della Convenzione internazionale sul trust21 hanno indotto il nostro legislatore a precludere ‘a monte’ il conflitto potenziale, stabilendo una disciplina preventiva delle incompatibilita”, un blind trust, un chinese wall fra attivita’ imprenditoriale e di Governo – ha proseguito -. Si e’ voluto invece che questa Autorita’ (come, per la parte sua, l’Antitrust) stesse in agguato per cogliere in fallo l’impresa che avesse in concreto sostenuto l’esponente governativo: ma non per fischiare la squalifica bensi’ semplicemente per infliggere un’ammonizione. Scopo della legge non e’ infatti punire ‘alla prima che mi fai’ ma solo in caso di reiterazione della violazione e di mancato ripristino dell’equilibrio con gli altri competitori elettorali”.
“L’AGCOM non puo’ prestarsi ad avventurose supplenze del legislatore – ha aggiunto Calabro’ -. L’AGCOM si e’ opposta all’assunto ministeriale che la pretesa mancanza di reciprocita’ comportasse l’esclusione di Sky dal beauty contest. E il Consiglio di Stato, con un motivatissimo parere, ha dato ragione all’Autorita’, riaffermandone l’indipendenza e la competenza nell’assicurare il rispetto dei principi e delle decisioni comunitari”.
(ITALPRESS).