Tlc/ Confalonieri: L. Gasparri ha promosso sviluppo e concorrenza

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Moltiplicati gli operatori nel settore e con loro il fatturato

Roma, 10 mag. (TMNews) – “La legge Gasparri, che si impernia sulla prospettiva digitale e crea le condizioni per accelerare gli investimenti dei broadcaster in infrastrutture, è forse la legge più vilipesa di tutta la seconda Repubblica, ha sollevato un’onda inesausta di ricorsi e contestazioni, però in dieci anni ha continuato a funzionare quasi intatta e ha promosso uno straordinario sviluppo tecnologico dell’industria audiovisiva”.
Lo ha detto Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset protagonista della lettura annuale della fondazione Magna Carta dedicata al rapporto tra tv e democrazia.

Secondo Confalonieri “due esempi lo testimoniano. Primo: nel 2003 la Commissione Ue ha autorizzato una fusione tra i due operatori pay dell’epoca che ha dato a Sky il monopolio di settore: dopo sei anni, nel 2009 Sky, operando nel contesto normativo delineato dalla legge Gasparri, è diventato il primo editore televisivo per fatturato scardinando il duopolio e le relative chiacchiere.
Secondo: oggi il mercato televisivo annovera quattro principali operatori, tutti facenti parte di grandi gruppi industriali, e almeno una dozzina di altri editori nazionali, alcuni integrati in verticale altri attivi solo come content provider, con una configurazione concorrenziale del tutto analoga a quella della telefonia mobile che esprime un fatturato quasi triplo”.