AGI) – Roma, 3 set. – Una lingua morta? Niente affatto. Almeno a leggere “Avvenire” che da domani, ogni martedi’, dara’ spazio a una nuova rubrica scritta interamente in latino. La lingua di Cicerone sta vivendo un periodo di rinnovata, sorprendente attenzione in tutto il mondo, come dimostra anche il fatto che nell’anno scolastico appena iniziato in Germania un terzo degli studenti dei licei ha chiesto di poterla imparare. Da sempre attento alla valorizzazione degli idiomi classici, Avvenire vuole cosi’ offrire l’occasione per “riflettere sui nostri giorni alla luce della sapienza che gli antichi scrittori, classici e cristiani, elaborarono nel passato”. Gli articoli appariranno a scadenza settimanale nello spazio “Hortensius”. E il martedi’ successivo, oltre al nuovo testo in latino, apparira’ anche la traduzione del testo precedente. Assieme ai suoi lettori, Avvenire “si mette, dunque, in dialogo con gli autori di quella nobile ‘respublica litterarum’ che ha unito per secoli i popoli dell’Europa’. Autore della rubrica e’ don Roberto Spataro, professore di Letteratura cristiana antica presso la Facolta’ di lettere cristiane e classiche dell’Universita’ Pontificia Salesiana.