(ASCA) – Roma, 3 set – La Commissione europea ha reso noto oggi i suoi piani per affrontare la crescita esponenziale del traffico sulla rete mobile e senza fili, consentendo alle tecnologie wireless, fra cui la banda larga, di condividere l’uso dello spettro radio. Con le nuove tecnologie e’ possibile ripartire lo spettro radio fra diversi utenti, quali i fornitori di servizi Internet, oppure utilizzare lo spettro disponibile tra le frequenze TV per altri scopi. Spesso la normativa nazionale in materia di frequenze radio non tiene conto delle nuove possibilita’ tecniche e, di fronte all’aumento della domanda, espone gli utenti della telefonia mobile e della banda larga al rischio di servizi di scarsa qualita’ e ostacola la formazione di un mercato unico per gli investimenti in tali settori delle comunicazioni, spiega la Commissione in una nota. Una strategia europea coordinata in materia di condivisione dello spettro condurra’ ad un’espansione della capacita’ della rete mobile, ad una riduzione dei costi della banda larga senza fili ed all’emergenza di nuovi mercati, quali quello dei diritti secondari negoziabili per una determinata assegnazione di frequenze, aggiunge la nota dell’esecutivo europeo. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione responsabile per l’Agenda digitale europea, ha dichiarato: ”Lo spettro radio costituisce l’ossigeno dell’economia, e’ utilizzato da ogni singolo individuo e da ogni impresa. Se esauriamo lo spettro radio non funzioneranno le reti mobili ne’ la banda larga. Ma questa prospettiva e’ inaccettabile: dobbiamo ottimizzare questa risorsa limitata riutilizzandola e creando un mercato unico per tali frequenze. Abbiamo bisogno di un mercato unico dello spettro radio, in modo da recuperare la leadership industriale mondiale nel settore delle comunicazioni mobili e dei dati e al fine di attrarre maggiori investimenti in ricerca e sviluppo”.
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