ANSA/ FACEBOOK: ZUCKERBERG, TITOLO DELUDENTE, FUTURO E’ MOBILE
PRIMA A.D. DA IPO, NO A NOSTRO TELEFONO, NON HA SENSO
(ANSA) – NEW YORK, 11 SET – La perfomance dei titoli Facebook “é stata ovviamente deludente finora” ma “non è la prima volta che abbiamo alti e bassi”: “molti ci sottovalutano” ma é un “buon momento” per scommettere sul futuro della società . La prima uscita dall’initial public offering di Mark Zuckerberg, l’amministratore delegato di Facebook, ha come effetto quello di spingere il social network: una sorta di iniezione di fiducia che mette le ali ai titoli, che arrivano a guadagnare – nelle contrattazioni after hour – oltre il 4% e rivedono quota 20 dollari. Zuckerberg, con la consueta maglietta grigia, i jeans e le sneakers, sale sul palco della conferenza TechCrunch e cerca di rassicurare sulla società dopo la debacle dell’ipo, con i titoli che dallo sbarco in borsa sono arrivati a perdere il 50%. Nella strategia di Facebook il ruolo centrale lo avrà il ‘mobile’, soprattutto per i prossimi 3-5 anni. E Zuckerberg precisa: “Non stiamo producendo un nostro telefono, sarebbe una strategia sbagliata, non avrebbe senso. Quello che vogliamo è costruire un sistema il più integrato possibile in tutti i dispositivi che la gente vuole usare”. La volatilità dei titoli “non aiuta” il morale di Facebook, comunque i dipendenti sono abituati alla stampa che dice cose buone o cattive” quello che li motiva è realizzare “cose di cui sono orgogliosi”. Sia i nuovi dipendenti sia quelli all’interno della società “ricevono azioni, e se queste sono sottovalutate oggi, varranno di più in futuro. E’ un ottimo momento per stare in Facebook e per raddoppiare”. Il settore della telefonia mobile è il futuro: “Io vivo praticamente con il mio cellulare. Ci ho scritto la lettera allegata all’ipo” mette in evidenza Zuckerberg. Il mobile offre “grandi opportunità “, così come è interessante la direzione della ricerca online. “I motori di ricerca si stanno evolvendo per fornire molte risposte. Facebook è posizionata in modo unico per rispondere a molte domande”.(ANSA).