POSTE: E-MAIL E WEB,CORRISPONDENZA CROLLA MA FINANZA VOLA

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ACCORDO CON SINDACATI,ENTRO 2012 RIORGANIZZAZIONE,STOP SCIOPERO

(ANSA) – ROMA, 29 SET – Addio alla cartella di cuoio, per il postino arriva lo zaino polifunzionale con palmare e pos per pagare i bollettini: negli ultimi vent’anni si è avuta una vera e propria rivoluzione nel settore della corrispondenza ma in generale nell’intero sistema delle poste italiane con un crollo dell’invio di lettere e pacchi e la crescita esponenziale degli altri servizi a partire da quelli finanziari. Azienda e sindacati hanno raggiunto nei giorni scorsi un’intesa per sospendere la riorganizzazione annunciata nel servizio del recapito e far partire i confronti regionali con l’impegno però di trovare un accordo complessivo entro il 2012. Sul tavolo ci sono i circa 10.000 esuberi previsti dall’azienda e la chiusura (o la trasformazione) di circa 1.200 uffici (su 14.000 esistenti) considerati non economici. I sindacati hanno sospeso lo sciopero proclamato per il 12 ottobre. Le Poste si avviano quindi a una ulteriore riorganizzazione con l’obiettivo di offrire più servizi e ridurre i costi nelle aree dove la richiesta è crollata come quella della corrispondenza tradizionale. Negli ultimi vent’anni, spiegano alla Slc-Cgil – i dipendenti delle Poste sono passati da 220.000 a 144.000. Nello stesso periodo le lettere sono passate da otto miliardi l’anno a cinque miliardi di pezzi con una prospettiva di discesa ulteriore mentre i pacchi sono crollati da 80 milioni a 18 milioni l’anno. La corrispondenza privata è praticamente scomparsa (restano le bollette, la pubblicità , le comunicazioni delle banche, le raccomandate ecc) surclassata da e-mail, web e social network e i postini – sottolineano alla Slc-Cgil – sono diminuiti di oltre il 30% passando da 50.000 a 34.000. L’informatizzazione ha portato un vero e proprio crollo del personale di staff (da 35.000 a 10.000) ma anche del personale allo sportello negli uffici postali (da circa 100.000 nel 1992 ai 67.000 addetti di ora). Anche il lavoro allo sportello è completamente cambiato: i bollettini postali lavorati l’anno si sono dimezzati (da un miliardo a 500.000), soprattutto grazie al pagamento delle bollette sul conto, ma sono decollati i conti correnti postali (da 175.000 circa nel 1992 ai circa 10 milioni attuali). Aumento con il turbo anche per la carta di debito postepay che ha superato i sei milioni di pezzi. Ma la riorganizzazione non è finita e su questa negli ultimi mesi c’é stato un forte attrito tra azienda e sindacati. L’obiettivo di Poste è di ridurre il personale di circa 10.000 unità  (ma sembra che solo 2.000 abbiano i requisiti per il pensionamento visto l’inasprimento delle regole introdotto con la riforma Fornero). Intanto la figura del portalettere è cambiata, non più solo portalettere, appunto, ma ufficio postale itinerante con la possibilità  di pagare una bolletta ma anche di consegna personalizzata di raccomandate fissando un appuntamento con un numero verde. (ANSA).