Ue/ Bilancio 2014-2020,i nuovi tagli in bozza Van Rompuy-scheda

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Proposto aumento fondi Pac e Coesione, a spese di competitività 

Bruxelles, 23 nov. (TMNews) – La nuova proposta di compromesso sul bilancio pluriennale 2014-2020, distribuita ieri notte al vertice Ue di Bruxelles dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, non soddisferà  probabilmente nessuno e quasi certamente non basterà  a chiudere con un accordo il durissimo negoziato fra i Ventisette; si tratta, comunque, di un capolavoro di quell’arte della mediazione in cui Van Rompuy notoriamente eccelle, grazie anche alla sua formazione gesuitica e all’esperienza di primo ministro del litigiosissimo Regno federale del Belgio.  Rispetto alla prima bozza, presentata 10 giorni fa, la nuova proposta aumenta di 11 miliardi di euro i finanziamenti per le politiche di coesione (fondi per le regioni in ritardo di sviluppo e fondo sociale), e di 7,7 miliardi i fondi per la politica agricola comune (Pac). In confronto alla proposta originaria della Commissione europea, il taglio per la coesione sarebbe di 18,5 miliardi (invece dei 29,5 miliardi proposti nella prima bozza di compromesso), mentre la riduzione a carico della Pac sarebbe di 7,8 miliardi (invece che di 25,5). E’ una buona notizia per l’Italia, anche se resta da vedere quale sarebbe l’effetto di questi aumenti sul saldo netto nazionale.Il tetto di spesa complessivo per il bilancio pluriennale resterebbe comunque fissato a 973 miliardi di euro, l’1,01% del prodotto nazionale lordo dell’insieme dell’Ue, come nella prima proposta Van Rompuy. Questo perché verrebbero aumentati i tagli in altre voci del bilancio comunitario. Vi sarebbero soprattutto 13 miliardi di riduzione ulteriore (da aggiungere agli 11,6 già  proposti nella prima bozza, totale: -24,6 miliardi) al capitolo ‘Competitività ‘: si tratta dei programmi di ricerca e sviluppo tecnologico, del programma Galileo e della ‘Connencting Europe Facility’, un piano di investimenti per le reti di trasporti, energia e telecomunicazioni (in questo caso specifico la riduzione sarebbe di 5 miliardi, da aggiungere a 4 miliardi già  proposti, totale: -9 miliardi).Certo, tagliare proprio gli investimenti che dovevano servire per rilanciare la crescita e rendere l’Ue più competitiva non è il massimo della lungimiranza, ma la dinamica del compromesso è ferrea: è più facile tagliare laddove erano previsti degli aumenti di spesa, come in questo caso, che incidere nelle politiche tradizionali (la Pac e la Coesione), dove i finanziamenti andrebbero tolti a chi già  li aveva. Oltre alla Commissione e al Parlamento europeo, in pochi, fra gli Stati membri, hanno difeso i finanziamenti per la crescita di questo capitolo del bilancio.Van Rompuy suggerisce di ridurre ulteriormente, di 5,5 miliardi anche i finanziamenti per l’azione esterna, che avevano già  subito un taglio di 6,8 miliardi nella sua prima proposta (totale: -12,3 miliardi); e ancora di 1,6 miliardi le iniziative riguardanti la giustizia e sicurezza, per le quali aveva già  proposto tagli per 500 milioni di euro (totale -2,1 miliardi).La nuova bozza Van Rompuy non tocca, invece, le spese amministrative delle istituzioni europee, e in particolare gli stipendi dei funzionari. Ma, propone comunque di aumentare l’orario di lavoro degli stessi funzionari da 37,5 ore a 40 ore settimanali, senza aumentare gli stipendi.