Lui, Rodolfo De Benedetti, magro e ispirato da un freddo e scarno spirito cartesiano; lei, Monica Mondardini, animata da una naturale capacità di trascinamento e di conduzione delle società . Entrambi dominano il linguaggio dei numeri. Hanno in mano la Cir e l’Editoriale L’Espresso: aziende e giornali. Qualcosa di buono combineranno.
Ci sono cose strane che succedono nelle vite delle persone. Un po’ come quella accaduta a Rodolfo De Benedetti nel suo rapporto con l’Editoriale L’Espresso, azienda tanto amata da suo padre Carlo quanto appena sopportata da lui, per giunta amministratore delegato della Cir, la holding che controlla la maggioranza del gruppo. Un’antipatia così evidente che fino a qualche anno fa si sentiva ogni tanto parlare della sua voglia di liberarsi delle attività editoriali, mentre adesso ingaggia proprio Monica Mondardini, la gran capa del Gruppo L’Espresso, come amministratore delegato della holding.
La notizia che Mondardini avrebbe assunto dal prossimo aprile l’incarico di amministratore delegato della Cir è arrivata il 29 ottobre in occasione della presentazione dei risultati Cir nei primi nove mesi.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 433 – Novembre 2012