ROMA (ITALPRESS) – In occasione della discussione al Senato della Repubblica del disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, la Fieg e la Fnsi si uniscono nel rinnovare al Parlamento e a tutte le forze politiche “l’appello a non introdurre nel nostro ordinamento limitazioni ingiustificate al diritto di cronaca e sanzioni sproporzionate e inique a carico dei giornalisti con condizionamenti sull’attivita’ delle libere imprese editoriali, senza peraltro che siano introdotte regole efficaci di riparazione della dignita’ delle persone per eventuali errori o scorrettezze dell’informazione”.
“Il testo che va al voto dell’aula del Senato non riesce a bilanciare il diritto dei cittadini all’onorabilita’ e il diritto-dovere dell’informazione a cercare e proporre, con lealta’, verita’ di interesse pubblico, come viene chiesto al giornalista professionale – spiegano Fieg e Fnsi in una nota congiunta -. Le norme proposte, inoltre, come ha rilevato il Governo – che ha espresso parere tecnico contrario – sollevano dubbi di incostituzionalita’ e di incoerenza con l’articolo 110 del Codice Penale, nonche’ con l’articolo 57 relativo ai reati a mezzo stampa. Si tratta di una pessima legge che introduce norme assurde: le ragioni della protesta e la richiesta di ritiro sono condivise da Fieg e da Fnsi”.
Gli editori e i giornalisti concordano “sulla necessita’ di tutelare la dignita’ delle persone, tutela che si deve realizzare con azioni tese a sostenere un giornalismo etico e responsabile.
Nessuna legge che abbia come sanzione il carcere lo puo’ alimentare. In questo modo, invece, si introducono solo elementi di condizionamento, di paura per la possibile esplosione di querele temerarie e di controllo improprio che non possono essere condivisi”.
Fieg e Fnsi riconoscono che “equilibrate sanzioni economiche e rettifiche documentate e riparatrici siano la strada principale di un ordinamento moderno del diritto dell’informazione che abbia come obiettivo la tutela della dignita’ delle persone”.
“E’ necessario salvaguardare il bene informazione, la sua natura, il suo valore per una stampa libera, autonoma e pluralista.
Occorrono leggi giuste e eque che tutelino efficacemente le persone ed esaltino le responsabilita’ e la funzione civica della stampa e del giornalista – conclude la nota congiunta -. Fieg e Fnsi rivolgono un appello estremo al Parlamento e alle forze politiche perche’ si evitino soluzioni non appropriate.
L’Italia deve restare in linea con i principi del diritto europeo delle nazioni piu’ evolute”.