DA LEONE XIII ALLO SBARCO SUL WEB CON PORTALE SANTA SEDE
(ANSA) – NAPOLI, 24 GEN – “Santità finga di pregare”. E’ ciò che disse a Giovanni XXIII il cineoperatore del tg unico della Rai, Giulio Giandinoto, durante le riprese del documentario su “La giornata del Papa”. Questo e altri aneddoti sono raccontati dal giornalista napoletano Francesco Antonio Grana nel suo nuovo libro “Il tweet del Papa” (L’Orientale Editrice). Una storia della comunicazione ecclesiale attraverso i documenti del magistero dei Pontefici, da Pio XI a Benedetto XVI, la vita dei media vaticani, con una fotografia della Sala Stampa della Santa Sede e i blog dei vaticanisti, il tutto intersecato dal racconto del rapporto dei vescovi di Roma con i mezzi di comunicazione sociale. Si parte dal primo ‘clic’ di Benedetto XVI su un iPad, datato 28 giugno 2011, con il quale il Papa ha dato l’avvio al nuovo portale della Santa Sede che comprende tutti i media vaticani (www.news.va). “Il primo Papa a comparire davanti a una cinepresa – scrive Grana – fu il Pontefice della ‘Rerum novarum’, Leone XIII, che si lasciò filmare nei giardini vaticani da un operatore dei fratelli Lumiere nel 1896”. “La comunicazione della Chiesa – sottolinea Grana – rispetto ai problemi di salute dei successori di Pietro è profondamente cambiata in questo ultimo quarto di secolo. Se all’inizio del Novecento la malattia e la morte di un Papa erano circondate da impenetrabili silenzi, con Giovanni Paolo II il mondo è stato informato in tempo reale delle condizioni di salute del Pontefice, a volte dalla voce dello stesso malato. Di Karol Wojtyla i media hanno registrato l’intero progredire della malattia sul suo corpo, dal tremolio della mano, iniziato nel 1992, fino all’impossibilità di camminare e poi di parlare nei suoi ultimi giorni di vita”. (ANSA).