Roma, 12 feb. (TMNews) – “Il sistema dell’informazione e della comunicazione è profondamente malato, condizionato dal continuo decalage della domanda d’informazione, dalle difficoltà a continuare rispondere alla crisi con continue ristrutturazioni, dalla complessità a seguire e ad appropriarsi delle nuove tecnologie, dalla crescente carenza di risorse e dall’incapacità di rispondere alla domanda, forte, di lavoro delle giovani generazioni”. Lo dicono le cooperative culturali (Aci Comunicazione, Agci Culturalia, Federcultura Confcooperative e Mediacoop Legacoop) secondo cui “la riforma dell’informazione e della comunicazione deve essere tra i primi provvedimenti del nuovo Governo”. “Le nostre imprese – affermano – nella consapevolezza di quanto la comunicazione e l’informazione siano essenziali per la vita democratica del paese chiedono al Governo che sarà eletto, di porre rapidamente all’ordine del giorno la riforma del sistema dei media. Il tutto con la consapevolezza della necessità di salvaguardare il pluralismo delle posizioni e di esaltare le esperienze, i siti valoriali locali e la cultura diffusa sul paese. Chiediamo, infine, che si affronti con urgenza il nodo delle televisioni locali, che escono dal processo di digitalizzazione pesantemente precarizzate, e il problema della produzione dei contenuti di qualità in un quadro di crescita della produzione culturale del paese e della salvaguardia delle sue professionalità produttive”.