Roma, 19 feb. (TMNews) – Polemica questa mattina alla presentazione del nuovo film di Richard Gere “La frode”. Alla stampa è stato chiesto di rispettare un embargo sulla pubblicazione degli articoli e dei servizi fino al 7 marzo, a ridosso dell’uscita della pellicola nelle sale (il 14 marzo), ma i giornalisti hanno contestato la richiesta, appellandosi al diritto di cronaca e criticando il fatto di non essere stati avvertiti prima di questo problema. Anche il Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici (Sngci) ha preso posizione a favore dei colleghi, sottolineando che “il diritto di cronaca non solo è un dovere nei confronti del pubblico ma tanto più ha valore in occasione di un incontro come quello in calendario oggi con una star internazionale e molto popolare oltreché sempre disponibile nei confronti della stampa come Richard Gere. La pratica sempre più indigesta degli embarghi che finiscono per mettere in difficoltà i giornalisti con le loro redazioni – ha proseguito il sindacato in una nota – è arrivata all’assurdo di una richiesta che avrebbe obbligato i media a dar conto di una conferenza stampa con ben 17 giorni di ritardo. Fatto reso tanto più ridicolo dalla contestualità di un’anteprima romana seguita comunque da fotografi e cronisti televisivi sul red carpet”.
Gere, arrivato in conferenza stampa nel bel mezzo della protesta, si è trovato un po’ spiazzato e ha commentato: “Vengo da Amsterdam dove ho presentato il film, lì sono tutti così tranquilli, educati, che gioia arrivare a Roma in cui siete tutti un po’ matti e avere questo sottofondo di casino che sta per esplodere”.