Parola di Pietro

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L’amministratore delegato di Rcs MediaGroup, Pietro Scott Jovane, che ha appena comunicato ai 5mila dipendenti che in 800 se ne dovranno andare a casa, spiega come porterà  avanti il piano di sviluppo dell’azienda nella sua prima intervista.
“Al centro della nostra azione di riorganizzazione e sviluppo ci sono i contenuti informativi, culturali, di intrattenimento e di documentazione che questa azienda produce in quantità  e qualità  considerevoli. Il punto è capire come utilizzarli e valorizzarli sulle varie piattaforme: ovviamente la carta stampata, ma anche e soprattutto il digitale”, dichiara Jovane.
“Non ho mai detto che per noi il digitale sia l’unica cosa che conta, anzi”, osserva l’amministratore delegato di Rcs MediaGroup. “Dobbiamo però focalizzarci su questo tema, altrimenti rischiamo di perderlo di vista. Dobbiamo insomma pensare a un futuro in cui il digitale sarà  il nostro pane quotidiano. Questo ci aiuta a pensare che per ogni problema sulla carta c’è una soluzione sul digitale”.
“Tutto ciò che consideriamo digitale – tra raccolta pubblicitaria web e le digital edition – ha pesato nel 2012 per circa il 14% dei 1.600 milioni del fatturato stimato del gruppo. L’obiettivo è di quasi raddoppiare questi ricavi e arrivare al 2015 con una quota del 25% di ricavi digitali, cioè da circa 220 a 400 milioni”, spiega Jovane.
“Il Piano che abbiamo presentato a dicembre e nei giorni scorsi ai sindacati è innovativo e improntato alla discontinuità . Coniuga importanti e non più rinviabili interventi di riduzione dei costi – quantificabili in risparmi su costi e processi per circa 100 milioni nell’orizzonte del Piano – con un programma di sviluppo verso la multimedialità  e l’internazionalizzazione dei nostri prodotti più seguiti”, continua l’amministratore delegato di Rcs MediaGroup.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 436 – Febbraio 2013