ROMA (MF-DJ)–Aumento di capitale in due tempi per 550 milioni di euro complessivi, parte dei quali per rimborsare il debito, finanziamento in piu’ tranche e finalita’ da 575 milioni di euro, a condizioni tassative poste dalle banche.
Questo, secondo quanto scrive il Messaggero, il piano finale del supporto finanziario al progetto industriale di rilancio del gruppo Rcs presentato ai creditori. Il conto totale ammonta a 1,125 miliardi, meta’ dei quali a carico degli azionisti. Per dare tempo agli istituti coinvolti nella concessione delle linee di credito, il Cda dell’8 marzo esaminera’ lo stato di avanzamento lavori e le offerte pervenute per i periodici, ma non i conti e il piano triennale, che slittano alla riunione del 23 marzo. Ieri mattina, prosegue il quotidiano, si sarebbe tenuta una conference call fra le sei banche che partecipano al finanziamento, mentre oggi e’ prevista una riunione con Rcs e l’advisor Credit Suisse. Intesa Sanpaolo e’ esposta in tutto per 300 mln, Ubi B. per 200 mln, Unicredit per 110 mln, Bnp Paribas per 75 mln, B.P.Milano per 75 mln, Mediobanca per 50 mln. L’operazione e’ in tre tranche: una bullet di 200 mln a tre anni, destinata ad accompagnare il piano dismissioni; una amortising, in cinque anni, da 250 mln; una revolving da 125 mln sempre a cinque anni. Per l’erogazione, le banche hanno posto come condizione che il business plan sia approvato dal Cda e che 125 mln vadano a rimborsare le esposizioni. Inoltre e’ previsto che un rimborso obbligatorio in caso di vendita di asset non core e che il 60% dei proventi netti sia destinato alla restituzione dei 200 mln bullet e l’eccedenza alla tranche amortising. |