Nielsen Media Research: il mercato pubblicitario italiano a gennaio 2013.
Il commento di Nielsen
A gennaio 2013, in piena campagna elettorale, il mercato pubblicitario si è chiuso con un -15,3%: un dato che, se pur peggiore rispetto all’anno appena concluso, testimonia un trend di riduzione della decrescita se confrontato con il -18% del solo dicembre 2012.
Sono 82 i milioni di euro lasciati sul terreno a gennaio rispetto all’analogo periodo del 2012; i quotidiani confermano il trend negativo al -25% (-21 milioni), così come i periodici, che scendono al -25,1% (-7,5 milioni in valore assoluto). La TV nel suo complesso si attesta ad un -16,1% (-52 milioni) con andamenti negativi per tutti gli operatori e differenze legate soprattutto alla piattaforma digitale terrestre, l’unica a crescere.
La radio, se confrontata con il -11,4% che aveva fatto registrare nel mese di dicembre 2012, sembra tenere (-2,2%), ma è ancora presto per dire se si tratti di un reale punto di svolta.
Dopo gli ultimi due mesi in negativo (novembre -7,3%, dicembre -10,5%), Internet riprende a crescere con un +9,3% che non si vedeva dal luglio scorso (+8,4%); si tratta di un incremento rilevante, perché tra le altre cose si confronta con un gennaio 2012 che era aumentato del 23%.
Grazie alla spinta della consultazione elettorale, le cui regole penalizzano gli altri mezzi, le affissioni sono in netta crescita (+29,6%), mentre alcune importanti campagne automobilistiche e farmaceutiche hanno dato linfa al mezzo cinema (+28,6%).
Il direct mail, che segna -14%, risulta meno in affanno rispetto al trend ed ai valori segnati nei mesi precedenti, soprattutto grazie ad aumenti nei settori cura della persona e tempo libero.
In allegato tutti gli investimenti suddivisi per mezzi e per settori merceologici.
– Il mercato pubblicitario italiano – Gennaio 2013 (.pdf)