ROMA (MF-DJ)–Almemo due settimane, forse tre, sono necessarie a Telecom Italia per valutare la possibile integrazione con H3G. Ma oltreche’ industriale, serve una valutazione politica: necessario lo scorporo della rete in una newco e una visione condivisa sul futuro da parte dei soci Telecom I. e Telefonica. Lo scrive CorrierEconomia spiegando che H3G punta ad avere il 29,9% del gruppo attraverso l’integrazione del suo operatore mobile 3 Italia con Telecom I. e un ulteriore acquisto di azioni, che potrebbero essere (in tutto o in parte) quelle di Generali Ass., Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Telefonica oggi racchiuse nel veicolo Telco che ha il 22,4% di Telecom Italia. L’ingresso dei cinesi in Telecom I. potrebbe essere “piu’ agevole”, prosegue il giornale, se venisse messa in sicurezza la rete fissa, asset strategico per il Paese, dentro una newco gemella dell’attuale Telecom di cui la Cdp potrebbe diventare azionista di controllo, magari con un aumento di capitale riservato. Per chiarire i nodi, sottolinea il giornale, saranno fondamentali le due, tre settimane che il presidente di Telecom I., Franco Bernabe’, e il comitato dei “saggi” si sono dati per valutare se un’operazione di integrazione con 3 Italia abbia un interesse per il gruppo italiano. I nodi forti, prosegue il giornale, restano sempre quelli delle valutazioni. Sono i soci Telco i soggetti che hanno manifestato maggiore freddezza per l’ipotesi portata in Cda da Bernabe’. In Telco, che vorrebbe un cambio di strategia complessiva di Telecom I., sarebbero crescenti i dubbi sulla leadership di Bernabe’. Tanto e’ vero che sarebbero gia’ state ipotizzate alcune alternative: tra gli azionisti si guarderebbe con favore a figure come l’attuale a.d. di Eni, Paolo Scaroni.