LIBRI: 6 BIBLIOTECHE INGLESI PER DEPOSITO LEGALE LETTRONICO

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(ANSA) – ROMA, 19 APR – Dal 6 aprile è partito ufficialmente il progetto inglese per il deposito legale elettronico. Inizia con i 100 siti web che il gruppo di esperti di sei grandi biblioteche (British Library, the National Library of Scotland, the National Library of Wales, the Bodleian Libraries, Cambridge University Library e Trinity College Library Dublin) ha giudicato fondamentali per comprendere il mondo di oggi (http://www.bl.uk/100websites/top100.html). Si tratta di uno dei più grandi tentativi di conservazione della memoria digitale in corso, superiore anche a quello di Internet Archive.org, istituzione no-profit statunitense che dal 1996 sta archiviando miliardi di pagine web. Il numero di siti web che la British Library, insieme alle altre cinque grandi biblioteche inglesi, intende archiviare di qui alla fine del 2013, ammonta a 4,8 milioni, cui si aggiungeranno decine di migliaia di articoli pubblicati su riviste elettroniche, ebook e altre risorse digitali. L’estensione del deposito legale anche all’ambito elettronico era previsto, del resto, dal Legal Deposit Libraries Act del 2003. Il sistema della British Library, secondo quanto riporta ired.uk, prevede non solo di salvare molte più informazioni (500 MB per sito) rispetto ad Archive.org (10 MB per sito), ma anche di farlo con una frequenza maggiore: circa 500 domini saranno infatti indicizzati ogni giorno; tra questi ci sono molti siti di informazione, ma anche servizi di social-networking come Twitter e YouTube. Il tutto sarà  poi gestito dalle sei biblioteche che si occupano del deposito legale in Gran Bretagna. Come ha spiegato Lucie Burgess, responsabile delle strategie alla British Library, in un’intervista a The Guardian citata anche su Sky.it “oggi per capire il nostro paese bisogna guardare al web. Abbiamo già  perso un sacco di materiali, soprattutto per gli attentanti del 2005 a Londra e la crisi finanziaria globale del 2008”. (ANSA).