Con l’acquisizione di Matrix da parte di Libero, nasce una nuova realtà da 150 milioni di euro di fatturato, con circa 430 dipendenti, che vuole competere con i grandi player internazionali di Internet. Puntando sui portali e la pubblicità on line, i business locali e i servizi alle aziende.
Che fine faranno i due più famosi portali italiani, Virgilio e Libero? Molti se lo sono chiesti negli ultimi tempi, dopo che il 9 agosto scorso, Libero srl, a cui fanno capo l’omonimo portale e la società di servizi Internet ITnet, aveva acquisito per 88 milioni di euro Matrix, società controllata al 100% da Telecom Italia, a cui fanno capo Virgilio, le concessionarie di pubblicità Niumidia Adv e Iopubblicità e il servizio di informazioni 1254.
Nei giorni scorsi poi, ad accrescere la curiosità intorno alla vicenda, è arrivata la notizia che Naguib Sawiris – l’imprenditore egiziano delle tlc che controlla Libero srl tramite la sua Weather Investments (e che fino a due anni fa controllava anche Wind, poi ceduta alla russa Vimpelcom) – intende entrare nel capitale di Telecom Italia e ha messo sul piatto un’offerta da 2 miliardi di euro e più, che sarà valutata dal Cda di Telecom il 7 dicembre.
Intanto, il 31 ottobre l’Antitrust e l’Agcom hanno dato il via libera all’acquisizione di Matrix da parte di Libero e ora si comincia a vedere con più chiarezza dove andrà a parare l’operazione da cui nasce “il primo player italiano del mercato Internet”, come recita il comunicato ufficiale.
“Siamo operativi dall’inizio di novembre”, spiega Antonio Converti, presidente e ceo di Libero srl. “Il 5 abbiamo organizzato un piccolo evento con il management delle due aziende all’hotel Boscolo Exedra di Milano. Ci siamo presentati, abbiamo condiviso i macro obiettivi dell’operazione e abbiamo delineato la road map di qui alla fine dell’anno. Dal 1° di gennaio vorremmo partire già con il nuovo assetto”. In precedenza Converti aveva già fatto una serie di chiacchierate inviduali con i manager di Matrix, a partire dal direttore generale della società , Giancarlo Vergori. Inoltre erano stati costituiti dei gruppi di lavoro con il compito di definire il budget 2013 e i piani a supporto del budget. “Prima delle vacanze natalizie”, prosegue Converti, “definiremo gli aspetti organizzativi, in maniera che dal 1° gennaio, alla ripresa del lavoro, ognuno sappia esattamente come sarà organizzata l’azienda e quali saranno i suoi obiettivi”.
Dalla fusione delle due società nasce una realtà con un giro d’affari di 150 milioni di euro (è il fatturato previsto per il 2012) e circa 430 dipendenti: i 180 di Libero più i 250 di Matrix (in precedenza la società contava 420 addetti ma alcune divisioni l’anno scorso erano state trasferite in Telecom Italia).
Prima – A grandi linee cosa prevede il nuovo piano? Che ne sarà dei due portali?
Antonio Converti – Ovviamente i due portali rimangono. Anzi li vogliamo valorizzare. Costituiranno una delle tre gambe su cui si reggerà il nostro business. Le altre due sono le attività locali e i servizi alle aziende.
Prima – In che modo pensate di valorizzare i portali?
A. Converti – Caratterizzandoli ancora di più, puntando sulle rispettive peculiarità . Libero ha sempre avuto un’anima più tecnologica; è nato come motore di ricerca (Arianna) e oggi è la prima piattaforma di mail italiana. Virgilio invece all’origine era una directory, sul modello di Yahoo!; ha sempre avuto un’anima un po’ più editoriale e oggi si è focalizzato sui contenuti premium. Queste due anime le vogliamo valorizzare, anche sfruttando le sinergie tra di loro.
Prima – I due brand quindi rimarranno indipendenti; cosa metterete in comune?
A. Converti – Ovviamente il back office sarà uno solo. La piattaforma tecnologica, il sistema di gestione saranno in comune.
Prima – Avrete una sola concessionaria di pubblicità o manterrete le attuali strutture?
A. Converti – Questo è un ragionamento che stiamo facendo. Oggi rimangono in piedi le due strutture, con l’obiettivo di chiudere l’anno, che non è stato un anno facile.
Prima – Qual è la previsione?
A. Converti – Prevediamo di chiudere il 2012 con una crescita a una sola cifra e non a due cifre come nel 2011. Ma speriamo che in dicembre ci sia un colpo di coda…
Prima – Che ragionamenti state facendo sul futuro delle concessionarie?
A. Converti – Stiamo ragionando su come sfruttare al meglio le loro peculiarità . In Matrix c’è una eccellente capacità creativa e di design per il web. I grandi clienti hanno bisogno, più che di una concessionaria, di un consulente in comunicazione, qualcuno che non proponga loro un catalogo di banner, ma dei progetti di comunicazione. Noi puntiamo a farlo sfruttando al meglio le audience di Libero e quelle di Virgilio, che sono molto rilevanti, visto che nel complesso raggiungono 18 milioni di utenti al mese, pari a circa il 75% di reach.
Prima – E per Libero che ruolo vede nell’advertising?
A. Converti – Libero ha più competenza in un altro campo: i marketplace della pubblicità , le piattaforme di scambio in tempo reale della domanda e dell’offerta di pubblicità . Ce ne sono ormai parecchie, attive anche in Italia, che funzionano piuttosto bene. È un mercato in cui noi vogliamo esserci, direttamente con una nostra piattaforma o indirettamente. È la crescita di questo mercato che spinge la parte premium della pubblicità verso un’offerta sempre più ricca e intelligente. Dobbiamo andare dai clienti a proporre la nostra audience, sviluppando assieme nuove proposte, progetti speciali, eccetera.
Prima – La seconda area di attività su cui puntate è quella locale. Qual è la vostra offerta in questo campo?
A. Converti – Matrix è presente in questo ambito con il servizio di directory 1254, e con i portali locali di Virgilio, uno per ognuno degli 8mila comuni italiani. Questo è uno dei motivi che ci hanno spinti ad acquisire la società . Credo molto nel business locale perché è una delle principali leve di espansione che abbiamo sul mercato, non solo per quanto riguarda la pubblicità , ma più in generale per Internet in Italia.
Prima – Il radicamento locale è la caratteristica che distingue un portale come Virgilio dai grandi player internazionali.
A. Converti – Sì, e questa, ripeto, è una cosa in cui credo molto. E ora Virgilio non è più solo, ma può contare anche sull’audience di Libero e delle sue mail. Oggi sommando l’offerta di Libero e di Virgilio raggiungiamo 14 milioni di caselle di posta attive: siamo di gran lunga il primo fornitore di mail in Italia. Mettendo assieme queste due cose, le mail e il locale, possiamo o meglio dobbiamo creare la piattaforma alternativa per le piccole e medie imprese, gli artigiani, i professionisti. Per comunicare il business locale una volta c’erano i grandi volumi di carta delle Pagine Gialle. E ci sono anche oggi, ma non so per quanto tempo ancora.
Prima – Insomma volete far diventare Libero e Virgilio le nuove Pagine Gialle su Internet?
A. Converti – Sarà difficile eguagliare le Pagine Gialle di una volta, che operavano in un regime di quasi monopolio, perché oggi c’è un concorrente che si chiama Google. Però possiamo ritagliarci il nostro spazio in questo mercato; uno spazio piuttosto rilevante. Questo è il nostro secondo obiettivo. Vogliamo valorizzare il business locale mettendo assieme la parte editoriale del 1254 con i portali locali e con la rete di vendita di Matrix, che ha bisogno di un’attenta focalizzazione. Abbiamo delle idee precise in merito.
Prima – E la terza gamba del vostro business?
A. Converti – Sono i servizi Internet per le corporate. Abbiamo un’azienda, ITnet, che possiede tre datacenter, a Roma, Milano e Genova; ora se ne aggiunge un quarto, quello di Matrix a Milano. In Matrix c’è poi una divisione che si chiama Matrix Code che sviluppa applicazioni e siti web per grandi clienti. ITnet, invece, si occupa di hosting, housing, cloud computing, servizi di posta elettronica certificata, eccetera. Inoltre ITnet gestirà le piattaforme e il traffico di Virgilio e Libero. E questo sarà un biglietto da visita eccezionale per proporre i nostri servizi alle grandi aziende.
Prima – Oggi gli uffici di Matrix sono nel centro di Milano, in piazza Einaudi; quelli di Libero nell’estrema periferia, al quartiere Lorenteggio. Avrete una sede unica?
A. Converti – Sì, avremo una sede unica in città . Penso che nel giro di qualche settimana chiuderemo il contratto. L’obiettivo è di strasferirci tutti nella nuova sede entro marzo.
Prima – Ci sono altre novità in vista?
A. Converti – Entro l’anno vorremmo lanciare un programma dedicato alle nuove imprese e all’innovazione; vogliamo dare visibilità alle startup italiane più meritevoli attraverso i nostri portali.
Prima – Se andasse in porto l’offerta di Sawiris su Telecom Italia, cosa cambierebbe per voi?
A. Converti – Non cambierebbe nulla. Spero comunque che l’operazione vada in porto, perché sarebbe molto positiva per Telecom; il team di manager che potrebbe schierare Sawiris non farebbe che bene a Telecom Italia, sia in termini di efficienza che di innovazione.
Intervista di Claudio Cazzola