RIVOLUZIONE COMINCIA IN TV; APPELLO DANDINI A NUOVO GOVERNO
(ANSA) – ROMA, 7 MAG – “Dobbiamo proprio cambiare schema di gioco. Cambiare linguaggio, stile, velocità . Dobbiamo avere il coraggio, lo dico con pudore, di fare una vera rivoluzione. So che le nostre forze da sole non bastano, ma dai simboli e dai messaggi che passano in tv dipende moltissimo la cultura diffusa”. Claudia Mori, in una intervista a Repubblica, spiega così il progetto di una serie tv per la Rai, in tempi brevi per essere pronti in pochi mesi contro la discriminazione delle donne: “Adriano ed io pensiamo che sia venuto il momento di uscire dal pessimismo e dal vittimismo, di uscire dal lamento e di proporre invece un modo positivo e aperto, forte, anche ironico per parlare di come le donne sono considerate nel nostro Paese”. Coinvolgendo “anche gli uomini” perché “fino a che questa resterà una battaglia delle donne per le donne sarà confinata in un ghetto”. Il progetto della fiction parte “da questioni molto semplici. Per esempio: le donne vengono pagate meno, qualunque cosa facciano. Dunque, è il messaggio, valgono meno. Se valgono meno sono trattate peggio, dunque possono essere trattate male, mal-trattate”. Gli appelli, aggiunge, “sono importanti per dare il senso di una spinta all’azione, ma poi ciascuno deve fare nel suo campo tutto quello che sa e che può “. E Serena Dandini, intanto, sul Corriere della Sera, fa un appello alla politica perché “questo nuovo governo con tutti i suoi difetti e le ‘convergenze parallele’ che non s’incontrano mai, potrebbe lasciare un segno, almeno per quel che riguarda la piaga del femminicidio”. (ANSA).