GIORNALISMO: TARANTOLA,BUONA INFORMAZIONE DEVE ESSERE PUNTO FORZA

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(AGI) – Perugia, 20 mag. – “La buona informazione e’ e deve essere un punto di forza del Paese”. Lo ha detto la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, parlando questa mattina, a Perugia, agli studenti della Scuola di Giornalismo, durante la cerimonia di consegna delle borse di studio.
“Quella che avete e’ una responsabilita’ grande, di cui dovete essere consapevoli – ha detto Tarantola parlando agli studenti -. Quella del giornalista e’ una professione straordinaria ma, al tempo stesso, molto impegnativa. Attraverso l’informazione il giornalista influisce sulla conoscenza dei cittadini. L’informazione puo’ agevolare la costruzione della ‘cittadinanza attiva’, ma puo’ anche distruggerla. In un contesto come quello attuale, attraversato da una crisi intensa, il ruolo dell’informazione e’ ancora piu’ importante per raccontare i fatti e formare opinioni responsabili. L’informazione autorevole, verificata, contribuisce a guidare le istituzioni verso comportamenti virtuosi e non deve limitarsi a raccontare lo scandalo, ma deve far capire i fatti e saperli raccontare. Il giornalista deve essere un osservatore imparziale ma severo”. Il presidente della Scuola di Giornalismo, Innocenzo Cruciani, durante il suo intervento ha parlato della scuola di Ponte Felcino come di una “scuola di giornalismo e di giornalisti unica in Italia e, credo, in Europa, per spiccata vocazione radiotelevisiva”.
Cruciani ha ricordato l’esistenza, all’interno della scuola, di tecnologie avanzate: alta definizione, studio tv virtuale, studio radiofonico avanzato, salette di montaggio per la televisione e la radio, una capace memoria elettronica dove confluiscono tutti i prodotti giornalistici e che e’ anche fonte di documentazione con testi e immagini. “Diluiti su sei esercizi finanziari – ha detto Cruciani – abbiamo fatto investimenti produttivi per 2,5 milioni di euro, tutti finalizzati a migliorare l’attivita’ di formazione”. Nel biennio di studi i particanti della Scuola di Giornalismo di Perugia sono impegnati per 320 ore di giornalismo radiofonico, 370 ore di televisione, 330 ore di carta stampata, 340 ore di giornalismo multimediale, 220 ore di dizione. “Gli oltre 200 professionisti usciti da questa scuola – ha detto Cruciani – lavorano quasi tutti, anche se la crisi che attanaglia il paese e, da decenni, le aziende editoriali, si e’ fatta sentire a danno dei colleghi diventati professionisti da poco”.