(ANSA) – ROMA, 24 MAG – “Negli Stati Uniti abbiamo studiato che i settori che dipendono in larga parte sulla proprietà intellettuale rappresentano il 35% del pil e più del 60% delle esportazione dei beni, offrendo 40 milioni di posti di lavoro, ovvero il 28% del totale”. A raccontarlo è Stanford McCoy, rappresentante per la Commissione americana sulla proprietà intellettuale e innovazione, nel corso del workshop ‘Il diritto d’autore onliné, organizzato dall’Agcom alla Camera dei deputati. “Anche per questi numeri è importante proteggere i diritti d’autore – spiega – senza contare che pirati e contraffattori non pagano le tasse e tolgono mercato alle aziende in un momento in cui tutti i paesi cercano di allargare il loro imponibile”. Dagli Stati Uniti arriva anche la notizia dell’avvio di un trend positivo. “Per la prima volta – racconta McCoy – negli Stati Uniti stiamo vedendo una ripresa nella vendita della musica, non accadeva da molti anni e questo aiuta molto il settore”. Tale crescita si deve proprio ad una maggiore tutela dell’online. “In alcuni mercati dove c’é un’offerta legale di musica – spiega McCoy – abbiamo constatato che dopo tanti anni di declino le vendite sono ora in crescita”. In Europa, aggiunge a distanza il presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, “accade la stessa cosa nel settore musica dove si è operato a tutela del legale contro l’illegale, in Italia non tanto”. Per il presidente servono norme punitive ma anche educazione e informazione perché “molti di coloro che utilizzano i contenuti illegali non lo sanno nemmeno, perché spesso sono ragazzi per i quali il tema tutela del diritto d’autore è sconosciuto”.(ANSA).