Sta crescendo il ‘Progetto Villa Arconati’ per recuperare e valorizzare la Villa di Delizia amata dai milanesi, con l’entusiasmo del pubblico e grazie alla collaborazione tra Istituzioni, Fondazioni, Aziende e Privati.
Era chiusa al pubblico da anni, splendida e misteriosa cornice dei concerti del Festival di Villa Arconati, che da 25 anni accoglie ogni volta oltre diecimila spettatori a Bollate, pochi chilometri a nord-ovest di Milano.
La Fondazione Augusto Rancilio, con il coordinamento di The Round Table, ha deciso di farla tornare in vita, grazie all’azione congiunta di enti pubblici e privati riuniti idealmente in un progetto comune: Sovrintendenza Regionale ai Beni Culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Distretto Territoriale Supermilano, Comune di Bollate, Fondazione Cariplo, Politecnico di Milano Bovisa.
La peculiarità del Progetto Villa Arconati – che prevedere il recupero progressivo della Villa, del Giardino e del Borgo storici che compongono un unicum immerso in 200 ettari di terreno agricolo, nel Parco delle Groane – sta nella sua missione: man mano che il restauro procede modularmente, ogni luogo restaurato contribuisce attivamente alla valorizzazione del complesso, e alla realizzazione di iniziative culturali e sociali organizzate sotto la sigla ‘Villa Arconati Lab’.
Cosi la prima parte del restauro dello Spazio Andromeda – conclusa grazie al contributo della Fondazione Cariplo –consente di assicurare gli uffici e la base operativa a Supermilano, espressione di 16 Comuni a nord-ovest di Milano, ora riuniti anche nel ‘Patto per l’Expo 2015’.
La Limonaia – che la Fondazione Augusto Rancilio ha appena terminato di restaurare grazie ancora alla Fondazione Cariplo e alla Regione Lombardia – da ex-serra per agrumi tipica delle Ville di Delizia del ‘700 verrà trasformata in uno spazio di accoglienza e di esposizioni, crocevia tra l’accesso ai Piani nobili della Villa e il Giardino alla francese che valse a Villa Arconati la qualifica di ‘Versailles di Milano’.
La facciata principale della Villa ora lascia trasparire dalle impalcature i rilievi con i quali la Sovrintendenza ha definito colori e caratteristiche del suo restauro, che è esteso anche alle 170 finestre affacciate sui piani nobili. Nella mitica Sala dei Galliari si può apprezzare la prima finestra recuperata, piccolo capolavoro di artigianalità applicata a un bene culturale, cui ne seguiranno altre anche grazie al contributo degli spettatori del Festival 2013: l’incasso di competenza della FAR verrà infatti destinato al restauro di alcune finestre, che si auspica vengano progressivamente ‘adottate’ anche da Aziende e Privati.
Per raggiungere questo obiettivo nel sito www.villaarconati.it è stata recentemente inserita anche una piattaforma di crowdfunding in due lingue (si vuole coinvolgere anche il pubblico internazionale) che prevede contributi da Aziende e da Privati a partire da 5 euro. Ogni donatore diventerà indistintamente ‘Amico di Villa Arconati’, con benefici proporzionati all’entità del contributo.
Lo scorso anno il pubblico del Festival ha contribuito al restauro della Statua di Bacco, che verrà ricollocata nella nicchia al centro della facciata della Limonaia, con un contributo complessivo di circa 10.000 €.
Il 2013 ha visto quindi avviarsi il percorso di valorizzazione della Villa per consentirne la fruizione da parte del pubblico dei territorio limitrofo e della ‘Grande Milano’: gli inediti ‘Villa Arconati Camp’ per i bambini delle scuole primarie, e i percorsi ‘Villa Arconati sotto le stelle’ e ‘Villa Arconati dietro le quinte’ che stanno raccogliendo considerevole successo tra il pubblico del Festival, sono i primi progetti realizzati di una ricca serie di idee e iniziative a realizzare le quali The Round Table sta invitando quali co-protagoniste Aziende e Fondazioni motivata a far parte del Progetto.
‘Grazie anche all’eccezionale popolarità di cui Villa Arconati gode nel proprio territorio, per il quale è un vero e proprio ‘landmark’ – sottolineano dalla Fondazione Augusto Rancilio – abbiamo avviato quello che vorremmo fosse un concreto esempio di recupero e valorizzazioni di un Bene Culturale italiano, tema quanto mai attuale, che dovrebbe essere considerato con maggiore attenzione da parte delle Istituzioni nazionali e locali. I primi segnali sono incoraggianti, ma è necessario avere a bordo persone e aziende dalla visione alta e dagli obiettivi concreti, elementi cui il Progetto Villa Arconati può dare notevoli soddisfazioni.
Anche per noi, infine, che siamo a 8,5 chilometri da quella che sarà l’area espositiva di RhoPero, Expo 2015 dovrebbe rappresentare una utile occasione di networking e alleanze’.
Villa Arconati, in breve
Il complesso di Villa Arconati è situato nella frazione Castellazzo di Bollate, a nord ovest di Milano, a pochi minuti dalla città e dall’area che ospiterà l’Expo 2015. La Villa comprende il Giardino Monumentale e il Borgo Antico, per un’estensione territoriale di 200 ettari all’interno del Parco delle Groane.
Considerata monumento nazionale, la villa rappresenta un patrimonio di grande valore culturale e architettonico testimoniando l’eleganza e la raffinatezza del barocchetto lombardo del XVII secolo.
Grazie alla posizione strategica e al ruolo di vero e proprio landmark territoriale, parallelamente al percorso di restauro del complesso, Villa Arconati è oggi sede di una serie di iniziative e appuntamenti culturali, occasioni di apertura e visita dei suoi spazi a cui la Fondazione partecipa attivamente, collaborando con le realtà istituzionali e culturali del territorio.