Tra i Paesi europei, l’Italia è quello con il maggior numero di persone che non hanno mai usato Internet, il 37%, e con il più basso numero di acquirenti online, solo l’11% . Da queste due cifre, riprese dall’ultimo rapporto Eurostat e indicative dell’arretrattezza del nostro Paese in campo digitale, è partita l’analisi di Roberto Liscia, presidente di Netcomm (il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano), nel suo intervento su e-commerce e multicanalità, tenutasi agli Internet Days (Milano, 2-3 ottobre 2013).
I dati Eurostat- precisa il comunicato di Netcomm- restituiscono un’immagine inquietante del gap digitale che sta distinguendo l’Italia dagli altri Paesi europei: ben il 37% degli italiani non ha usato Internet del 2012, contro il 22% della media europea; solo il 33% interagisce con la Pubblica Amministrazione via Internet, e una percentuale ancora inferiore, l’11%, ha acquistato online negli ultimi tre mesi, un terzo della media europea (35%) e un sesto degli e-shopper inglesi, che raggiungono quasi il 65%.
“A una prima occhiata, lo scarso utilizzo dei servizi su internet può sembrare un problema solo infrastrutturale. L’Italia è fanalino di coda in Europa per le famiglie dotate di banda larga: una su due, il 55%. Ma nonostante questa diffusione sia limitata, la percentuale di italiani con competenze informatiche medie è ancora più bassa: solo l’11%. Ed è la stessa percentuale di utenti che hanno acquistato online negli ultimi due mesi” afferma Roberto Liscia.L’eCommerce è, infatti, un mercato in crescita, con incrementi annui costanti dal 2009 a oggi nell’ordine del 17-19%. Ma il gap tra gli internet user, pari a 38 milioni, il 63% della popolazione e chi acquista online l’11%,indica che il margine di crescita è ancora alto.
Dai dati Netcomm ContactLab, gli ostacoli all’utilizzo dell’eCommerce sono soprattutto legati a una scarsa fiducia nei siti che offrono questo servizio. All’origine della diffidenza vi è, infatti, il bisogno recondito di toccare la merce (40%), l’attaccamento al contate (31%), i timori verso il pagamento online (31%), e, in terza istanza, o il timore di non ricevere il prodotto (27%), ma anche la paura che il recesso sia complicato (26%).
Ma allo stesso tempo dai dati Netcomm HumanHighway emerge come il 91% degli acquirenti online dia al canale eCommerce un voto superiore a 7. Chi ha sperimentato il servizio offerto dall’eCommerce risulta quindi largamente soddisfatto dell’esperienza vissuta.
“Ci troviamo quindi di fronte a un problema di natura soprattutto culturale: manca una formazione degli italiani all’utilizzo di Internet sia da un punto di vista personale che professionale” afferma Roberto Liscia che prosegue “da un lato, infatti, manca un’adeguata educazione a riconoscere i veri rischi presenti nella rete a usufruire di tutti i vantaggi garantiti dall’eCommerce a livello di sicurezza e di qualità del servizio; dall’altro lato non c’è un’adeguata formazione di figure professionali che possano sviluppare nuovi modelli di business multicanale in grado di integrare retail fisico e online.”