(TMNews) Domani mattina alle 9 nell’aula della terza sezione della corte d’Appello di Milano si celebra il processo in cui i giudici dovranno quantificare la durata dell’interdizione dai pubblici uffici di Silvio Berlusconi, la pena accessoria connessa alla condanna a 4 anni di reclusione diventata definitiva il primo agosto scorso in relazione alla frode fiscale sui diritti tv di Mediaset.
Si tratta dell’appello bis perché la Cassazione aveva “bocciato” sul punto specifico dell’interdizione la precedente sentenza di secondo grado che aveva confermato i 5 anni decisi dal Tribunale.
Per la Cassazione in riferimento alla frode fiscale l’interdizione deve essere compresa tra 1 e 3 anni.
Domani l’udienza si aprirà con una breve relazione sul fatto al centro della causa. Poi prenderà la parola per la procura generale Laura Bertolè Viale che in pochi minuti chiederà al collegio giudicante di stabilire in 3 anni la pena accessoria.
Quindi toccherà alla difesa. Parleranno Niccolò Ghedini e Franco Coppi. E’ presumibile l’illustrazione di una serie di eccezioni procedurali e la richiesta di contenere in un anno l’interdizione.
La sentenza è attesa in giornata e sarà impugnabile in Cassazione ma non sul quantum, che è questione di merito. Sarà possibile presentare ricorso solo su problemi di legittimità in base alla lettura delle motivazioni che saranno depositate presumibilmente entro due settimane.
18 ottobre 2013