
Il listino della Borsa di Milano, anche con la sospensione per eccesso di rialzo del titolo (in una settimana ha guadagnato il 22%), come un barometro annunciava da qualche giorno grossi cambiamenti tra i grandi azionisti di Rcs MediaGroup. E il 14 ottobre non ha sorpreso più di tanto la notizia che alla fine del mese non verrà rinnovato il patto di sindacato che, vincolando il 60% delle azioni e tenendo insieme i maggiori soci, ha gestito dal 1984 il gruppo editoriale milanese.
Ora, che succederà? Francesco Merloni lo ha ben sintetizzato al termine della riunione del sindacato di controllo, rispondendo ai cronisti: “Liberi tutti”. In effetti, è finita definitivamente l’epoca dei ‘salotti buoni’ inaugurata da Enrico Cuccia e le azioni d’ora in poi anche in Rcs si conteranno, e non si peseranno, e il Corriere della Sera, il vero oggetto del desiderio di finanzieri, imprenditori e politici, diventerà più contendibile. Ma per rimanere nel gergo del ‘Mago libero’ evocato dall’imprenditore marchigiano: “Chi è andato a tana?”, come ha twittato ironicamente un cronista? Insomma, chi ha vinto?
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 443 – Ottobre 2013