Il 29 ottobre, durante Mix 24 (la trasmissione di Giovanni Minoli su Radio 24) Carlo De Benedetti ha parlato dell’ipotesi secondo la quale Mario Tchou sia stato ucciso dalla Cia.
Mattei2/ De Benedetti intervistato da Minoli rilancia l’ipotesi che Tchou,inventore dei calcolatori Elea, sia stato ucciso dai servizi Usa
— dario di vico (@dariodivico) October 29, 2013
Nel 1961 l’ingegnere italo-cinese inventore dei calcolatori Elea è rimasto ucciso in un incidente stradale dovuto a un sorpasso azzardato. Adriano Olivetti è morto prematuramente, a causa di un infarto solo un anno prima. L’ipotesi sui misteri legati a queste morti sono adombrate nella fiction ‘Adriano Olivetti. La forza di un sogno’, andata in onda il 28 e il 29 ottobre su Rai Uno e De Benedetti le ha rilanciate oggi.
Le teorie complottiste sono motivate dalla successiva cessione della divisione calcolatori elettronici alla General Electric e, poi dalla perdita del primato di Olivetti nell’informatica che, negli anni Sessanta, aveva avuto il primo boom. I calcolatori Elea, infatti, sono stati i primi supercomputer europei e i pc Olivetti erano la scelta preferita da università d’eccellenza come Oxford.
Antonio D’Orrico, che ha intervistato Michele Soavi il regista dela fiction Rai, e ha riportato l’ipotesi sull’omicidio di Tchou i, ha poi ricevuto un’email dalla nipote dell’ingegnere e tutto viene smentito:
Sono la nipote di Mario Tchou. A proposito dell’articolo dedicato alla fiction su Adriano Olivetti: in un virgolettato il regista insinua il dubbio di un complotto che sarebbe stato all’origine della morte di Olivetti e Tchou. Capisco che una fiction televisiva debba essere resa più appetibile al pubblico, e che quindi la finzione abbia un ruolo rilevante, ma trovo che avallare delle ipotesi “fantasiose” sulle circostanze che hanno determinato la morte di mio zio sia assolutamente fuori luogo. Non c’è assolutamente nulla di misterioso sull’incidente in cui perse la vita Mario Tchou, incidente che fu causato da un sorpasso azzardato su un dosso compiuto dal suo autista (egli stesso morì). Quanto ad Adriano Olivetti mi risulta che sia morto in seguito a un infarto (provocato da qualche fantomatico agente della Cia?). Dubito che il regista – essendo nipote del suddetto – possa non essere al corrente di questi fatti. Comunque una semplice telefonata alla moglie di Mario Tchou, Elisa Montessori, o a una delle figlie avrebbe in pochi minuti disciolto tutto il pathos drammaturgico da questa vicenda. Cordialmente Lia de Stefani».
Ma D’Orrico, alla fine del suo articolo su Corriere.it, intitolato ‘Quelle strane morti dalle parti di Ivrea’ lascia intendere che le polemiche su un altro caso Mattei (l’imprenditore a capo di Eni, morto in un incidente aereo) potrebbero continuare, com’è successo oggi con l’intervento di De Benedetti a Radio 24.