Maurizio Matteo Dècina racconta il disastro di Telecom Italia

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Oggi alle 16.30 alla Camera dei deputati (Palazzo dei Gruppi, via degli Uffici del Vicario, 21, Roma) sarà presentato il libro di Maurizio Matteo Dècina ‘Goodbye Telecom. La banda della banda larga, il piano Telefònica e il nuovo ordine mondiale’. Interverranno Francesco Sacco (Università Bocconi), Elio Lannutti (Adusbef), Franco Lombradi (Asati) e i deputati Alessio Villarosa, Paolo Nicolò Romano, Diego De Lorenzi (M5S), Vincenzo Garofalo (Pdl) e Stefano Quaranta (Sel), oltre allo stesso autore. Il dibattito sarà trasmesso in diretta streaming sulla web tv del Blog di Grillo e nel canale dei parlamentari del M5S su YouTube.


Il libro di Dècina, pubblicato da Castelvecchi, ripercorre la storia della privatizione di Telecom Italia ad opera dei cosiddetti ‘capitani coraggiosi’ (Emilio Gnutti e Roberto Colaninno) nel 1987 e le successive vicende societarie, che si sono tradotte in un drenaggio di ricchezza, a favore di pochi e a danno di molti (i piccoli azionisti, i dipendenti), di cui ha fatto le spese l’intero Paese e le sue possibilità di modernizzazione.
Una storia che Dècina conosce bene, essendo stato all’epoca un giovane manager di Telecom Italia; ora è vicepresidente degli azionisti della società telefonica.
Impressionanti i numeri che Dècina snocciola nelle sue pagine: una simulazione degli sprechi della gestione operativa che a dieci anni dalla privatizzazione ammonterebbero a 23 miliardi di euro, una cifra pari all’1,8% del Pil italiano. Mentre il fatturato è rimasto più o meno stabile – scrive Decina – il debito è schizzato all’insù, il patrimonio immobiliare è stato svenduto, così come molte participazioni estere e i dipendenti sono crollati in dieci anni da quasi 120mila a 50mila (un terzo di quelli di France Télécom e un quinto di quelli di Duetsche Telekom).
Con la scalata da parte della spagnola Telefonica, sostiene Dècina, la storia di ripeterebbe un’altra volta, portando al crollo delle azioni in Borsa e a una successiva Opa ostile da parte di investitori esteri.


Il libro di Maurizio Matteo Dècina (che è figlio di Maurizio Dècina, già commissario dell’Agcom) fa parlare anche i protagonisti di queste vicende: top manager come Franco Bernabè, Marco Patuano e Vito Gamberale, e politici come Massimo D’Alema, Luigi Zanda, Silvio Sircana, Elio Lannutti.
‘Goodbye Telecom’ sarà presentato anche al Senato, il 25 novembre prossimo, con la partecipazione dei senatori del Pd Luigi Zanda e Massimo Mucchetti, e i top manager Vito Gamberale e Umberto De Julio.