L’estinzione dei fotogiornalisti causata dalla crisi e dalle nuove tecnologie. In 12 anni in America sono stati dimezzati

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Il caso più recente è quello del Times Herald-Record: venerdì 8 novembre ha licenziato gli ultimi fotografi rimasti in redazione. Nuove tecnologie e crisi economica sono le cause principali dell’eliminazione progressiva dei fotografi dai principali giornali degli Stati Uniti (ma non solo).

Per Factank, il blog di analisi di Pew Research, il punto di svolta c’è già stato: nel maggio 2013 il Chicago Sun-Times ha eliminato in tronco l’intero reparto fotografico, licenziando 28 persone (tra cui un premio Pulitzer).

Perdita di posti di lavoro tra il 2000 e il 2012. Dati:
Perdita di posti di lavoro tra il 2000 e il 2012. Dati: National Press Photographers Association. Elaborazione: Pew Research Center

Secondo il censimento annuale dell’American Society of News Editors, negli ultimi 12 anni, negli Stati Uniti i fotogiornalisti si sono quasi dimezzati (-43%). Sono la categoria più colpita dai tagli nelle redazioni. Per confronto, grafici reporter e giornalisti online assunti a tempo pieno è diminuito del 27%, ma gli assunti a tempo pieno sono scesi del 32%.
Se il taglio ai budget delle redazioni è una delle cause della progressiva diminuzione dei fotografi, un altro fattore rilevante è l’esplosione della tecnologia mobile e dei social media, che permette ai chiunque di fare i propri scatti e pubblicarli (e ai giornalisti di utilizzarli per i propri articoli). Per la Cnn, la ragione primaria è “l’impatto dei contenuti prodotti dagli utenti e dei social media nel mondo delle notizie”.

Donald Winslow, della National Press Photographers Association, parla però di un altro fattore: “La maggior parte dei licenziati sono i fotografi veterani, che hanno salari alti e sono l’obiettivo ideale per contenere i costi”.