La rivoluzione nel sistema dei commenti di YouTube è stata drastica ma silenziosa, come molti dei cambiamenti introdotti da Google (che possiede la piattaforma video online più grande al mondo). Dalla fine di settembre, per commentare un video su YouTube è necessario collegarsi con un account di Plus, il social network di Big G. È una mossa con due vantaggi: ottenere più informazioni dagli utenti che guardano video e limitare quella che Business Insider ha definito ‘la barbarie dei commenti’: molti filmati online erano accompagnati da razzismo, omofobia, frasi moleste e piene di volgarità.
Ora, a quanto riporta AdWeek, i commenti sul network video si sono quasi dimezzati (-40%). In parte a causa del fastidio di alcuni utenti, che non vogliono accedere a Google+ per scrivere su YouTube, ma soprattutto perché il nuovo sistema scoraggia i troll (i molestatori anonimi del web).
Un YouTube più pulito e in grado di raccogliere i profili degli utenti è più attrattivo per la pubblicità. E Google ha appena siglato accordi pubblicitari con colossi come Procter & Gamble. Nel maggio del 2013 Cheerios aveva pubblicato un video pubblicitario con una famiglia multietnica e le migliaia di commenti razzisti hanno fatto fallire la campagna, danneggiando tanto l’immagine di YouTube e Big G quanto la marca di cereali. Ora gli invetitori saranno meglio disposti a investire il proprio denaro sulla piattaforma video.