Pubblicità locale e servizi per le piccole e medie imprese, siti ‘verticali’ che si affiancano ai portali generalisti Libero e Virgilio con i loro milioni di utenti, nuove tecnologie mobili e una ricca offerta video: sono gli argomenti con cui Italiaonline va a caccia di investitori pubblicitari in un mercato difficile.
Aveva suscitato grande interesse e curiosità, tra gli operatori italiani di Internet, l’acquisizione nell’estate 2012 di Matrix (l’Internet company del gruppo Telecom Italia) da parte di Libero srl, controllata dall’imprenditore egiziano delle telecomunicazioni Naguib Sawiris. Con questa operazione, costata 88 milioni di euro, si erano ritrovati sotto lo stesso tetto i due maggiori portali italiani, Libero e Virgilio. Ci si chiedeva come si sarebbero integrate le due società e che ruolo avrebbero avuto i due portali, molto simili per tipo di business e pubblico di riferimento.
È passato poco più di un anno e ora molti interrogativi hanno trovato una risposta. I due brand, Libero e Virgilio, sono rimasti e ognuno dei due portali sta acquisendo una propria fisionomia. L’integrazione delle due società è andata avanti in modo spedito; dalla loro unione lo scorso febbraio è nata una nuova realtà, con un nome che si rifà alle origini di Libero: Italiaonline. In questi mesi è stato messo a punto il nuovo organigramma ed è stata trovata una nuova sede alle porte di Milano, nel centro direzionale Milanofiori, dove sono stati riuniti i vari uffici prima sparsi per la città.
L‘articolo integrale è sul mensile Prima Comunicazione n. 445 – Dicembre 2013