Giornalisti e social media: ecco i tools più utilizzati per le ricerche

Condividi

L’utilizzo dei social media è in aumento anche tra i giornalisti, i quali utilizzano i social media in primo luogo come una vetrina di contenuti, per seguire i temi più caldi o le discussioni che avvengono da una parte all’altra del mondo, e altro ancora.
Ma quali sono gli strumenti più utilizzati dagli esperti di informazione?
IJNet (International journalists’ network) ha stilato una classifica dei tools più gettonati del 2013.
Il primo è RebelMouse, un aggregatore di social media che, attraverso hashtag e parole chiave, filtra contenuti da Twitter, Facebook, Instagram, YouTube, Google Plus, LinkedIn, Tumblr, feed rss e altro ancora. Al Jazeera America, il Guardian e Nbc lo hanno utilizzato per sottolineare i contenuti generati dagli utenti o per mostrare un lato più personale della loro redazione.
Storyful Multisearch è uno strumento open source che consente di effettuare contemporaneamente più ricerche sui social media. Una volta che si cerca una parola chiave, si ricevono i risultati in una scheda diversa a seconda del social da cui provengono (Facebook non è attualmente supportato).
Geofeedia si concentra su dove la notizia sta accadendo, curando i messaggi provenienti da Twitter, YouTube, Flickr, Picasa o Instagram intorno a un certo luogo. Molte di queste piattaforme forniscono il luogo geografico dell’utente per impostazione predefinita, così che ogni tweet, post o immagine vengano localizzati con precisione.
Topsy è un potente strumento di ricerca sociale che dispone di un archivio di tutti i tweet da quando Twitter è iniziato, nel 2006. Per dare un senso a tutto questo, Topsy utilizza un sistema di classificazione che considera quante volte un pezzo di contenuto è citato da altri.
Leggi l’articolo in inglese (2013’s top social media tools for journalists).