Il ‘Mein Kampf’ (‘La mia battaglia’), libro-manifesto del nazismo di Hitler, sta registrando un forte incremento di acquisti nei principali store on line, come Amazon e iTunes. Matteo Alviti, sul numero della Stampa dell’11 gennaio scorso, si chiede il perché. Le cause sarebbero da ricondurre sia al numero limitato di edizioni cartacee, finora controllate dallo stato bavarese, sia al ‘senso di vergogna’ dei lettori (anche detto ‘effetto Cinquanta sfumature di grigio’), che preferiscono evitare di leggere il libro in pubblico.
Il boom digitale è stato rilevato per primo da un giornalista e blogger statunitense, Chris Faraone, e subito ripreso dalla stampa internazionale, in particolare britannica. Secondo Faraone il trend positivo nelle vendite del ‘Mein Kampf’ in versione ebook è paragonabile al successo del best seller erotico ‘Cinquanta sfumature di grigio’ della scrittrice britannica E.L. James (pseudonimo di Erika Leonard), tanto che si potrebbe parlare di un effetto Cinquanta sfumature di grigio.
Per Faraone ci sono libri che i lettori preferiscono non leggere in pubblico, per una sorta di pudore, o vergogna. Per ragioni completamente diverse, anche il ‘Mein Kampf’, come ‘Cinquanta sfumature di grigio’, sarebbe uno di quei testi. Ciò spiegherebbe ha considerato il giornalista in un post sul suo blog Vocativ – la ragione per cui le vendite della versione cartacea del manifesto politico hitleriano siano state bassissime per molti anni, mentre sono esplose in versione digitale. «La gente potrebbe non aver finora voluto comprare il ‘Mein Kampf’ in una grande libreria, o magari farselo spedire a casa e tenerlo in salotto, o leggerlo in metropolitana – ha scritto Faraone – ma a giudicare dalle centinaia di commenti dei clienti online, ai lettori piace che le copie digitali possano essere lette e poi messe tranquillamente in una cartella e cancellate».
Il manifesto politico di Hitler ha sempre avuto una larga diffusione in rete, dove si possono trovare facilmente centinaia di versioni digitali in diversi formati, anche gratuiti. La prima versione Kindle del manifesto hitleriano risale alla fine del 2008, ed è stata messa in vendita a 1,60 dollari.
Chi detiene i diritti del manifesto di Hitler? Con la fine della Seconda guerra mondiale e il suicidio del Führer, nel 1945, lo Stato libero della Baviera, in Germania, ha ‘ereditato’ tutti i lasciti del dittatore nazista, compresi i diritti di pubblicazione del ‘Mein Kampf’, per settant’anni. Da allora, per limitare la diffusione del testo ed evitare usi impropri a scopo propagandistico, i governi bavaresi che si sono succeduti hanno autorizzato la diffusione di pochissime edizioni. […] Attualmente il governo bavarese ha annunciato per il 2015 la pubblicazione di una nuova edizione commentata del ‘Mein Kampf’, tentando così di togliere il terreno sotto i piedi agli editori che vorranno approfittare della scadenza dei diritti per rimettere in commercio il testo.
L’articolo completo è apparso su ‘La Stampa’, 11 gennaio 2014, p. 40.