Domani l’Unità non sarà in edicola. Con un comunicato sindacale pubblicato oggi, il Cdr annuncia infatti una giornata di sciopero per protestare contro l’ingresso di Claudia Ioannucci, ex parlamentare di Forza Italia ed ex legale di Valter Lavitola, nel capitale della Nie, che edita la testata. A sollevare la vicenda era stato il Fatto Quotidiano in un articolo di fine dicembre che scatenò il putiferio tra i giornalisti dell’Unità, i quali minacciarono subito cinque giorni di sciopero e chiesero la sostituzione dell’amministratore delegato Fabrizio Meli. “Dopo due settimane”, si legge nella nota di oggi, “non abbiamo ancora ricevuto risposte soddisfacenti a quelle che la redazione continua a ritenere questioni ineludibili. Difendere, anche ricorrendo allo sciopero, il patrimonio ideale di questa storica testata e chiedere che le venga garantito un futuro limpido, è per noi il modo migliore per celebrare, tra poche settimane, i 90 anni dell’Unità”.
Ecco il comunicato integrale del Cdr dell’Unità pubblicato oggi:
Cari lettori, solo per un estremo atto di responsabilità abbiamo garantito l’uscita de l’Unità nei giorni in cui venivano alla luce fatti inquietanti per il vostro e nostro giornale. Dopo due settimane da quando abbiamo chiesto la sostituzione dell’amministratore delegato, Fabrizio Meli, e la riacquisizione delle quote che lo stesso a.d. aveva ceduto alla ex parlamentare di Forza Italia, dottoressa Maria Claudia Ioannucci, non abbiamo ancora ricevuto risposte soddisfacenti a quelle che la redazione continua a ritenere questioni ineludibili. Quella operazione, dai contorni tuttora poco chiari e avvenuta tenendone all’oscuro la rappresentanza sindacale, ha prodotto e continua a produrre un gravissimo danno a «l’Unità». In gioco, lo ribadiamo, ci sono principi e valori non negoziabili e con essi l’identità stessa del vostro e nostro giornale. Per questo domani «l’Unità» non sarà in edicola e il sito web non verrà aggiornato. Difendere, anche ricorrendo allo sciopero, il patrimonio ideale di questa storica testata e chiedere che le venga garantito un futuro limpido, è per noi il modo migliore per celebrare, tra poche settimane, i 90 anni de «l’Unità». Ancora una volta, vi chiediamo di essere al nostro fianco. Il Cdr