E’ possibile perseguire l’obiettivo dell’innovazione tecnologica e allo stesso tempo quello dell’incremento dei posti di lavoro? La risposta è no, perchè il rapido cambiamento tecnologico sta costringendo le aziende a diventare sempre più veloci e a rompere con il passato, proponendo al mercato prodotti rivoluzionari, come sono stati, e continuano ad essere, gli smartphone, i tablet e le app. Lo scrive sul Corriere della Sera di oggi Giuliana Ferraino, in un articolo intitolato ‘L’economia digitale crea poco lavoro? L’innovazione però non ha alternative’, dove trovano spazio le opinioni di alcuni protagonisti del World Economic Forum, in corso in questi giorni a Davos.
Tra gli interventi più interessanti ripresi dall’articolo, quello di Marissa Mayer, ceo di Yahoo:
Marissa Mayer, 38 anni, ceo di Yahoo, sta risolvendo il problema in casa sua assumendo “le persone giuste” e “ascoltando le loro idee”. “La cosa migliore che un top manager possa fare è aprire l’ambiente di lavoro e lasciare correre i dipendenti”, sostiene. E annuncia che il 2014 segnerà una svolta per la società californiana: per la prima volta Yahoo si aspetta più traffico proveniente da smartphone e tablet che dai computer. Tanto che la velocità con cui si diffondono smartphone e le app che girano sui dispositivi mobili “cambierà il modo in cui la gente lavora e vive” in tutto il mondo. La trasformazione, già in atto, ha molti aspetti positivi: “Diventa più facile connettersi e fidarsi delle persone”, valuta Mayer.
L’articolo completo sul Corriere della Sera del 23 gennaio.