(TMNews) Un ex ministro della Norvegia ha candidato l’ex consulente della Nsa (National Security Agency) americana Edward Snowden, al premio Nobel per la Pace in una lettera inviata al Comitato di Oslo.
“Ha contribuito a rivelare l’estremo livello di sorveglianza delle nazioni contro le nazioni e i suoi cittadini”, ha spiegato a France Presse l’ex ministro socialista Baard Vegar Solhjell, motivando il suo gesto. “Snowden ha aiutato la gente a capire cosa è accaduto e ha scatenato il dibattito pubblico” in merito alla fiducia nel governo, un “requisito fondamentale per la pace”.
Nella missiva inviata al comitato norvegese per il Nobel, Solhjell e il suo collega di partito Snorre Valen, hanno sottolineato che non è necessario approvare tutte le rivelazioni della talpa americana, ma lo hanno elogiato per avere rivelato “la natura e l’audacia tecnologica della moderna sorveglianza”.
“Il livello della sofisticazione e la profondità della sorveglianza dei cittadini in tutto il mondo sono temi che ci hanno sbalordito e hanno fatto parlare”, hanno scritto nella lettera di candidatura, aggiungendo che le azioni di Snowden “hanno fatto sì che la fiducia e la trasparenza fossero reintrodotte come principio dominante nelle politiche di sicurezza globale”.
Sulla richiesta di asilo fatta dall’ex consulente della Nsa in Norvegia, Solhjell, che è stato ministro dell’Ambiente fino alla caduta del governo norvegese di centro-sinistra l’anno scorso, ha detto che essa va trattata in base alla normali procedure.
Scade il primo febbraio il termine ultimo per presentare le nomine per il premio nobel per la Pace 2014. (TMNews, 30 gennaio 2014)