Chi è Luca Lotti, sottosegretario con delega all'Editoria

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Il ‘Lampadina’ segue Renzi a palazzo Chigi, dopo esserne stato capo di gabinetto alla provincia e al comune di Firenze. Uomo-macchina di riconosciuta capacità, è stato il primo uomo vicino all’attuale premier ad assumere un ruolo al Nazareno.
Ecco chi è Luca Lotti, nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, in questo profilo pubblicato su Europaquotidiano.it:

Dalla fiera della ceramica di Montelupo a palazzo Chigi. È il percorso di una carriera, ma soprattutto quello di un’amicizia. Da otto anni, Luca Lotti è non solo il più stretto collaboratore di Matteo Renzi, ma soprattutto è una presenza di cui l’attuale premier fatica a fare a meno. Per questo, lo ha voluto ancora una volta accanto a sé a palazzo Chigi, come già lo è stato dal 2005 alla provincia e al comune di Firenze, dopo quell’incontro – appunto – alla fiera di Montelupo, comune nel quale Lotti ha mantenuto finora anche l’incarico di consigliere comunale.

Luca Lotti (foto Europaquotidiano.it)
Luca Lotti (foto Europaquotidiano.it)

Classe 1982, detto il Lampadina per via della chioma bionda, Lotti è il primo renziano a mettere ufficialmente piede dentro il Nazareno. Scottato dal risultato negativo delle trattative sulle regole per le primarie del 2012, condotte allora da Roberto Reggi, Renzi decide di affidare i rapporti con il Partito al suo braccio destro più fidato, conoscendone le capacità straordinarie di uomo-macchina, in grado di lavorare nell’ombra e risolvere anche le situazioni più delicate. Il primo “esercizio” di politica romana per lui è la definizione della “truppa” renziana da inserire nelle liste per le elezioni di deputati e senatori. Nelle quali il rottamatore scrive anche il suo nome.
Poco dopo, con le dimissioni di Pier Luigi Bersani e la “reggenza” affidata a Guglielmo Epifani, Lotti entra in segreteria, ufficialmente con la delega agli enti locali. In pochissimo tempo, si conquista la fiducia e la stima dei colleghi anche delle altre componenti. Più Renzi vede crescere il proprio peso politico nel partito, con l’elezione a segretario che si avvicina, e più Lotti diventa un punto di riferimento per i funzionari del Nazareno: per qualsiasi decisione importante, non si può prescindere dal suo via libera.
Dopo l’8 dicembre, Lotti rimane in segreteria ma passa dagli enti locali all’organizzazione. Insieme a Lorenzo Guerini e Stefano Bonaccini, costituisce il nucleo forte della squadra di Renzi. Tanto che il suo trasloco a palazzo Chigi crea qualche timore per la gestione del Pd da qui in avanti. Abituato a lavorare dietro le quinte, uno dei rari casi in cui si è esposto in prima persona, è stato su Qualcosa di riformista ed Europa, scrivendo un articolo dedicato ai due marò italiani trattenuti in India.